Appello a Conte contro il taglio dei contribuiti all’editoria

Chiediamo al presidente del Consiglio Giuseppe Conte un ripensamento urgente del Governo rispetto ai tagli indiscriminati di risorse del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione. I tagli sono previsti in un emendamento all’interno della Legge di Bilancio in discussione e approvazione al Senato. I tagli annunciati avranno effetto dal 2019, con ripercussioni pesantissime su diversi giornali cooperativi e delle altre realtà no profit, e su tutto l’indotto. Crediamo che il Governo e lo Stato debbano invece essere parte attiva e vigile per la promozione e la tutela del fondamentale diritto ad un informazione plurale, in coerenza con l’art.21 della Costituzione, e non mortificare il pluralismo con tagli così pesanti e repentini.

Chiediamo dunque che venga ritirato l’emendamento riferito ai tagli all’editoria e che vanga avviato con urgenza un Tavolo di confronto con tutte le categorie impegnate nella filiera editoriale dell’informazione per ricercare, a partire dalla Legislazione attuale, ogni possibile miglioramento sul terreno del rigore, della trasparenza e dell’innovazione.

Confidiamo nell’impegno del Presidente del Consiglio di rinviare i tempi di applicazione di ipotesi di tagli dei Fondi al 2020 per creare le condizioni rapide per un confronto serrato sul merito dei cambiamenti da proporre all’attuale Legge che potrebbe vederci tutti, parte pubblica, cooperative, privati, impegnati per costruire nel 2019 soluzioni adeguate e innovative di sostegno all’intera filiera editoriale. Siamo per un sostegno al pluralismo chiaro e trasparente, ma occorre un lavoro serio e di insieme per evitare conseguenze disastrose sul settore.

Alleanza delle Cooperative, File, Fisc e Uspi

A distanza di poche settimane siamo costretti a tornare sulla questione dei contributi all’editoria che la maggioranza di Governo vuole abolire. Dopo un primo stop alla Camera, l’emandamento in materia, leggermente modificato, rispunta ora all’interno della Legge di Bilancio in discussione e approvazione al Senato. Per questo alcune associazioni di categoria, tra cui la Federazione italiana dei settimanali cattolici di cui anche «Toscana Oggi» fa parte, hanno indirizzato questa lettera aperta al presidente del Consiglio per chiedere un ripensamento urgente del Governo, il ritiro dell’emendamento e l’avvio di un confronto con i diretti interessati, che non sono i grandi gruppi editoriali, bensì le piccole realtà come la nostra che con quel sostegno garantiscono sul territorio il pluralismo dell’informazione e il lavoro di numerose persone. Sparare su un bersaglio così è di una facilità che rasenta la vigliaccheria. E non risolve nulla. Nel bilancio dello Stato i contributi all’editoria sono briciole. Forse sono altri i fronti sui quali il Governo dovrebbe impegnarsi per sanare il bilancio, a partire dal combattere seriamente l’evasione fiscale. Ma in quel caso si troverebbe di fronte i grandi, non più i piccoli.

Andrea Fagioli