L’impossibilità di ottenere risarcimenti per i disservizi
Vi scrivo per denunciare l’impossibilità dei cittadini che usufruiscono di qualsivoglia servizio di sentirsi un minimo tutelati. Far valere i propri diritti con le aziende, che siano delle utenze domestiche o di qualsivoglia servizio, diventa per i consumatori un’odissea senza fine.
Possibile che non si possa far intervenire nessuno su queste questioni e si debba continuare a subire? In un caso di disservizio legato ai trasporti con un bus ordinario sia io che l’autista che gli altri viaggiatori siamo stati le vittime di un sistema di subappalti che gestisce i servizi al ribasso e fa scontare le proprie inadempienze ai lavoratori. Noi e i lavoratori siamo gli sfruttati. Possibile che non si possa agire contro questo schifo?
Dico subito che la lettera in questione era molto lunga e raccontava nei dettagli un evidente episodio di cattivo servizio nel settore dei trasporti contro il quale non è stato possibile rivalersi. Si raccontavano anche altri fatti legati alle società che gestiscono la telefonia. Dico anche che la lettera originale, oltre che a noi, è stata indirizzata ad altri organi di stampa. Conteneva anche, diciamo così, qualche aggettivazione troppo «colorita». Abbiamo pertanto salvato l’essenza della protesta che ha un suo valore. È vero, infatti, che ognuno di noi potrebbe raccontare uno o più episodi in cui è rimasto coinvolto e danneggiato senza ottenere un dovuto risarcimento. Per certi versi la burocrazia in Italia è persino aumentata anziché diminuire nonostante i vari ministeri e i proclami dei politici per la semplificazione. Basti pensare a quanti fogli dobbiamo firmare per un conto in banca o una polizza assicurativa. A complicare il tutto ci si mettono, come giustamente si dice nella lettera, anche le varie società a cui vengono appaltati i servizi. Quante telefonate fastidiose e impertinenti riceviamo ogni giorno per cambiare gestore di luce, gas, telefono…? Ma da queste i sistemi per difenderci ci sono. Più difficile, invece, ottenere risarcimenti per disservizi. Per questo ci possono essere le associazioni dei consumatori e per quanto riguarda i contratti telefonici anche il Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom) di cui abbiamo parlato a sul numero 5 del 12 febbraio e al quale rimando per ulteriori notizie.
Andrea Fagioli