Riscoprire il senso della domenica e della Messa domenicale

Il prossimo 12 febbraio la Chiesa ricorderà, come ogni anno, i 49 martiri di Abitene. Per l’occasione ho scritto un articolo sul mensile «L’Ancora» del Centro volontari della sofferenza, per ricordare a tutti i nostri iscritti il sacrificio di questi cristiani, i quali, per non rinunciare alla Celebrazione eucaristica domenicale, pagarono con la vita la loro scelta. Prendendo spunto proprio dal commento dell’allora vostro direttore in risposta a una catechista che chiedeva come mai tanti fedeli vanno a Messa il sabato sera per poi dedicarsi la domenica ad altre attività, ho voluto proprio mettere in risalto la decadenza della fede nel nostro mondo secolarizzato. Ritengo che riscoprire la bellezza dell’Assemblea che si riunisce per celebrare assieme la Pasqua domenicale, sia fondamentale per formare fedeli maturi nella fede. Sarebbe opportuno, a mio avviso, aprire un dibattito, specialmente tra i sacerdoti e parroci, per sensibilizzarli al ripristino e al rispetto delle norme vigenti.

Armando Maglianiresponsabile diocesano Centro volontari della sofferenzaLivorno

Carissimo Armando, la ringrazio per questa sollecitazione a riflettere su un tema importante e forse un po’ sottovalutato come quello della Messa al sabato o alla domenica. La ringrazio anche per aver ricordato quella lettera del 2005 alla quale rispose il compianto e indimenticato Alberto Migone. In quella circostanza, il mio predecessore, sottolineava come la nostra società stia perdendo (o abbia ormai perso) il senso della domenica come festa comunitaria che per il cristiano ha al centro la celebrazione dell’Eucarestia. Migone ripercorreva poi la storia di come si fosse arrivati ad autorizzare la Messa vespertina e successivamente di quella impropriamente detta «prefestiva» per venire incontro a quelle persone che per seri motivi familiari o professionali erano impossibilitate a partecipare alla Messa domenicale. Insomma, la Messa è una, quella della domenica. Quella del sabato può essere un’alternativa, ma solo a certe condizioni. Credo anch’io che si debba tornare a riflettere su questo, anche per ridare il giusto valore e significato alla domenica come Giorno del Signore.

Andrea Fagioli