Un Giubileo straordinario a vantaggio dell’intera umanità

Scrivo perché questa settimana è stato aperto ufficialmente il Giubileo straordinario della Misericordia voluto per volontà di Papa Francesco affinché tutto questo anno intero si possa basare sulla Misericordia e sul Perdono che Dio offre per ciascuno di noi perché Dio è un babbo di una bontà infinita basta saperlo cercare e fidarsi del suo amore e del suo perdono. Le aperture delle Porte sante sono iniziate dalla Cattedra di Bangui in Africa durante il suo viaggio apostolico domenica 29 novembre, la Porta Santa nella Basilica di San Pietro il giorno della Festa dell’Immacolata Concezione martedì 8 (peraltro si ricordava il cinquantesimo anniversario della fine del Concilio ecumenico Vaticano II iniziato tre anni prima per volere di San Giovanni XXIII e portato a termine dal Beato Paolo VI). Domenica scorsa il Pontefice ha aperto la terza Porta santa nella Basilica di San Giovanni in Laterano quella che una volta era la residenza dei papi. Mentre a Prato, nella mia diocesi, il vescovo Franco Agostinelli ha dato inizio al Giubileo aprendo la Porta santa che si trova alla Cattedrale di Santo Stefano alla presenza del sindaco e di tutte le autorità civili, politiche e religiose.

Il ritrovo è stato alla Basilica di Santa Maria delle Carceri per un momento di preghiera in cui è stato letto il brano del Vangelo di Luca quello sulla pecora smarrita e uno scritto del Papa su quella che è la Misericordia. Una volta terminato il momento di preghiera c’è stata una mini processione fino al Duomo dove è stata celebrata la Messa durante la quale il vescovo ha presentato l’intero programma di quest’anno sul Giubileo della Misericordia. Da domenica è possibile ricevere l’indulgenza plenaria ovvero la remissione completa dei peccati passando dalla Basilica del Duomo o da quella delle Carceri o da quella di Poggiole di Vernio in Vallata dove è nato Sant’Antonio Maria Pucci (1819-1882) appartenete all’ordine dei Servi di Maria che svolse la sua missione a Viareggio.

Parlando di Giubileo mi piace ricordare quello del 2000, del 1983 e del 1987 voluti da San Giovanni Paolo II, quello del 1975 voluto dal Beato Paolo VI, quello del 1950 sotto il pontificato di Pio XII che fece concludere l’Anno Santo a Fatima nel luogo dei veggenti dove era apparsa loro la Madonna il 13 maggio 1917 e prima ancora c’era stato nel 1925 con Pio XI che aveva istituito la festa della solennità di Cristo Re dell’Universo in conclusione del tempo ordinario della Chiesa cattolica. Altri giubilei storici sono stati quello voluto da Bonifacio VIII nel 1300 che è stato il «Primo Giubileo della Storia della Chiesa Cattolica», nel 1390 sotto il pontificato di Bonifacio IX diede inizio al famoso «Anno Santo», nel 1425 con Martino V fu il Primo Papa ad aprire la Porta Santa inizialmente in San Giovanni in Laterano, nel 1500 Alessandro VI volle l’apertura della Porta Santa non solo in San Giovanni in Laterano ma anche in San Pietro. Altri giubilei sono stati indetti nel 1600 da Clemente VII, nel 1650 da Innocenzo X, nel 1675 da Clemente X e quello del 1875 voluto dal Beato Pio IX.

Concludo sperando che questo Anno santo possa fare avvicinare più fedeli possibili al Signore e riavvicinare quelli che si sono perduti e qui cito le parole del profeta Sofonia che dice: «Radunatevi, raccoglietevi o gente spudorata prima che piombi la collera furiosa del Signore. Cercate il Signore, cercate la giustizia, cercate l’umiltà pere trovarvi al riparo nel giorno della sua ira». Questo si può ricollegare al brano del giudizio finale tratto dall’evangelista Matteo quando Gesù ritornerà nella Gloria alla fine dei tempi per giudicare i vivi e i morti. Da tutto si deduce che l’uomo ha bisogno di tornare a Dio per ricevere ogni forma di salvezza e perdono.

Marco GiraldiPrato

Questa più che una lettera è una cronaca e persino un percorso storico attraverso i Giubilei. Ma lascio ugualmente volentieri tutto lo spazio di questa rubrica all’amico Marco Giraldi per dimostrare quanto sia importante che tutti siano consapevoli e si facciano parte di questa grande iniziativa di Papa Francesco a vantaggio dell’intera umanità.

Andrea Fagioli