Cos’ha di «audace» l’attentato di New York?
Spero che vorrete spiegare ai vostri lettori che qualche volta succede una scelta infelice di parole, ma che non era questo che volevate sottolineare.
TOSCANAoggi ha già dedicato agli attentati dell’11 settembre e agli avvenimenti che ne sono derivati oltre 40 pagine. Qual è il nostro giudizio mi sembra che dovrebbe essere ben chiaro, al di là di una semplice didascalia. Comunque, visto che il lettore ci spinge sul piano della filologia, gli consigliamo di consultare un buon dizionario. «Audace» viene dal latino «audeo» e indica perciò «colui che osa» sia in senso positivo che negativo: in senso positivo è l’«ardito», il «coraggioso» e il «risoluto»; nell’altro senso, invece, è l’«arrogante», l’«imprudente», lo «sfacciato» (e per questo cataloghiamo come «audace» anche la generosa scollatura di una signora). Per quanto ci riguarda abbiamo usato l’aggettivo contestato nel senso di «un’azione che mai nessuno aveva osato prima».