Ragazzi e tv, più che il «cosa» conta il «come»

Caro Carlo, siamo Pietro e Chiara, due fratelli di Prato, e volevamo avere un tuo parere a proposito di una discussione in famiglia. La mamma ogni giorno ci permette di vedere un’ora di televisione oppure di fare trenta minuti di giochini al computer e se non rispettiamo i tempi ci brontola. Pensa che quando ci registra i film alla tv, poi ce li fa vedere a pezzetti, magari bloccandoli sulla scena più bella. Tutti i nostri amici vedono molta più televisione di noi, quindi volevamo chiederti se questa cosa ti sembra giusta.Pietro e ChiaraPrato Cari ragazzi, per dare una risposta precisa dovrei forse sapere qualcosa di più. Ad esempio la vostra età, come andate a scuola, il motivo di questa «limitazione» così rigorosa da parte della mamma, che cosa fate o che cosa lei vi esorta a fare nel tempo, diciamo così, «risparmiato» dalla tv e dai videogiochi. In linea di principio, posso dire che – fatto salvo il tempo necessario allo studio – è certamente bene contenere in misura ragionevole il tempo da dedicare alla tv e ai videogiochi: meglio trovarsi con gli amici e con le amiche in modo diverso, non davanti a un video televisivo o di computer, ma magari (parlo da… maschietto) per una bella partita di calcio o più semplicemente… di «calcino», come lo chiamavamo noi, e possibilmente all’oratorio, se avete la fortuna di averne uno nella vostra parrocchia. Ai miei tempi, ad esempio, i videogiochi non esistevano, ma ci sapevamo divertire ugualmente, forse in modo più salutare per la vista e… per il fisico. E poi ricordatevi che la mamma ha sempre ragione…E ora mi rivolgo alla mamma (ma voi, per favore, non leggete questa risposta!).Cara signora, lei avrà sicuramente tutti i suoi buoni motivi per comportarsi come si comporta, ma non esageriamo. L’importante, credo, sia guardare la televisione insieme per poter così discutere, commentare, sottolineare e giudicare questo o quel programma!Carlo Conti