Pacifisti o operatori di pace?
Il messaggio del Santo Padre, anche quando non ascoltato in questa o quella contingenza, nasce sempre da esigenze di rispetto della persona umana; il Papa non è contro qualcuno, ma per qualcosa, il suo verbo non è quello del pacifista di maniera quando la minaccia di focolai bellici proviene dal comportamento di taluni, mentre tace di fronte ad analoghi comportamenti posti in essere da altri; il messaggio del Papa non è ideologico, e quindi non può essere strumentalmente ricondotto a logiche di schieramento.
Ho rispetto della pluralità di posizioni che si sono manifestate anche nell’ambito del laicato cattolico, difronte all’ipotesi del conflitto in Iraq, ma credo che non serva agitare bandiere usate strumentalmente da quanti finiscono con lo snaturarne i contenuti; l’ormai celeberrima bandiera arcobaleno non mi ha convinto, perché ha assunto una valenza impropria, sposandosi con un pacifismo di schieramento, che è per me cosa diversa dal comportamento del costruttore di pace autentico.