«Chat» su Internet: posso fidarmi?

Caro Carlo, dopo aver letto le tue risposte agli altri lettori, ti scrivo nella speranza che tu possa dare un buon consiglio anche a me.Sono una ragazza di Firenze iscritta al primo anno di Università. Per curiosità, o forse anche un po’ per solitudine, ho cominciato a chattare in Internet su un sito di studenti universitari dove ho «conosciuto» un ragazzo un po’ più grande di me, che vorrebbe incontrarmi di persona. Ci siamo scritti molte lettere, e mi sembra un tipo in gamba, ma come faccio a fidarmi? Muoio dalla curiosità di vedere e conoscere questo ragazzo, ma nello stesso tempo ho un po’ paura. Mi suggerisci cosa posso fare?Grazie milleFrancesca R.Firenze Cara Francesca, che dirti? Internet, e quindi anche le chat, sono come il mondo: ci si può trovare di tutto, il bene e il male, la persona fidata e il malintenzionato. Non ti dico niente di originale, né t’insegno niente di nuovo dicendoti questo: ci puoi arrivare benissimo anche da sola. Piuttosto mi stupisce una cosa: dici di essere al primo anno d’Università e di aver cominciato a chattare «anche un po’ per solitudine». Tu, dunque, hai bisogno di amicizia, hai – come noi tutti, del resto – bisogno degli altri, ma perché preferisci cercare queste cose via e-mail anziché direttamente tra i tuoi compagni e compagne di corso? A volte mi viene da ridere perché penso che, paradossalmente, un certo uso della posta elettronica ci stia riconducendo ai tempi in cui, nei rapporti interpersonali tra persone distanti, la posta la faceva da padrona. La verità è che forse non siamo più tanto capaci di metterci in gioco fin dall’inizio, e così preferiamo celarci dietro la parola scritta, prepotentemente tornata alla ribalta grazie al computer dopo i tempi dell’oblìo. Poi però, se le cose vanno avanti, arriva giocoforza il momento di uscire allo scoperto… Il che è anche naturale, non credi?Perché la vita non è una chat ed esige il coraggio di guardare in faccia la realtà. Ma, se permetti, ci dona anche la bellezza di guardarsi negli occhi.Carlo ContiPer «dialogare» con Carlo Conti basta scrivere agli indirizzi della redazione, con carta e penna alla vecchia maniera oppure per posta elettronica. Le lettere possono pertanto essere inviate per posta (Toscanaoggi, via dei Pucci 2, 50122 Firenze) oppure per fax (055-2776624) o per e-mail (redazione@toscanaoggi.it). L’importante è specificare il titolo della rubrica: «Il fratello maggiore».Per ulteriori informazioni è possibile telefonare allo 055-2776638.Puoi anche usare il nostro form, cliccando qui