Fecondazione assistita, una legge ingiusta

Caro Direttore,con qualche sorpresa vedo che – a legge approvata – commentate la lettera sulla Fivet che avevo inviato a Toscanaoggi mentre il Senato stava ancora discutendola. Permettetemi allora alcune precisazioni. Anzitutto non sono «di Rocchi» le «affermazioni inesatte», ma di personalità sicuramente più «accreditate». A proposito dei «venti figli» morti «per uno che scampa», eccone alcuni: C. Casini, L’embrione umano: un soggetto, pp. 8-9 suppl. luglio-agosto 1998 di Sì alla vita; Elio Sgreccia, La proposta di legge sulla procreazione medicalmente assistita, p. 23 del Notiziario della Banca popolare di Sondrio, n. 91 (aprile 2003); mons. Lanfranconi, responsabile della Commissione Famiglia della Cei, La vita naturalmente (relazione ad Assisi, 10 marzo 2002). A proposito delle percentuali di «anomalie cromosomiche e malformazioni», ecco una fonte certamente autorevole: P. Angelo Serra s.j., L’Uomo-embrione, il grande sconosciuto, ed. Cantagalli, marzo 2003, p. 66. Poiché la legge, coerentemente esclude non soltanto la selezione, ma la stessa indagine pre-impianto, le stesse percentuali valgono per gli embrioni trasferiti in utero e, quindi – mediamente – per quelli che riusciranno a vedere la luce.Non capisco poi le osservazioni relative a quella che sarebbe una mia «tesi di fondo», e le connesse ampie citazioni del Catechismo della Chiesa Cattolica e della Evangelium Vitae, che mi sono ben note. La diatriba sulla legge «cattolica», strumentale alle tesi laiciste, mi è completamente estranea.

L’unica mia tesi, ben sostenuta peraltro, è che si tratta di una legge «gravemente ingiusta» secondo il diritto naturale (non già soltanto secondo la più restrittiva normativa morale del Magistero cattolico), perché legittima aborti volontari e ne difende la legittimità già riconosciuta dalla L. 194. Quando scrivevo a Toscanaoggi la legge non era ancora in vigente. Oggi però lo è. Che significa dunque: «Una legge non è “giusta” in astratto»? La L. 194 è giusta o no? E i suoi effetti di morte (legittimi) sono astratti o concreti?

Quanto al temuto referendum, mi sembra una preoccupazione soltanto vostra: io non ne parlo affatto. Quanto infine ai possibili, auspicabili miglioramenti, mi chiedo se e quando saranno proponibili, dal momento che finora sono stati giudicati non soltanto impossibili, ma pericolosi.Mario Paolo RocchiFirenze Concediamo volentieri a Mario Paolo Rocchi il diritto di replica a quanto pubblicato in questa stessa pagina sul n. 46 del 21 dicembre, ma con molta franchezza rimaniamo in disaccordo con lui. Questa legge sulla fecondazione medicalmente assistita (che, detto per inciso, ancora non è in vigore, perché la Camera deve ancora esprimersi su una questione tecnica riguardante i capitoli di spesa) è contraria alla morale cattolica, presenta punti discutibili, ma è senz’altro preferibile al vuoto legislativo dove tutto è permesso, anche le cose più gravi. «Il suo merito – come ha detto autorevolmente il presidente della Conferenza episcopale italiana card. Camillo Ruini nella prolusione all’ultimo Consiglio permanente della Cei – consiste piuttosto nel porre fine a un vuoto normativo, presente ormai solo in Italia, le cui conseguenze inaccettabili erano pressoché da tutti riconosciute». E replicando alle accuse che questa legge sia stata «imposta» dai cattolici, il presidente della Cei ha aggiunto: «Un esame concreto mostra inoltre che i punti della legge maggiormente dibattuti, come il divieto della fecondazione eterologa e la delimitazione del numero degli embrioni che possono essere prodotti e impiantati, si ritrovano nelle legislazioni di altri Paesi europei, non certo a maggioranza cattolica. Questi e altri punti contestati si riconducono alla tutela di fondamentali valori e diritti umani, meritevoli di essere riconosciuti e apprezzati al di là delle appartenenze “laiche” o confessionali».Questa è la posizione della Chiesa italiana, sulla quale ovviamente si può dissentire: le altre citazioni, molto parziali, sono tutte precedenti l’approvazione della legge al Senato. Lo stesso Movimento per la vita italiano, come chiunque può verificare visitando il sito www.mpv.org, ha difeso questa legge e si è impegnato perché il Senato l’approvasse rapidamente.

Fecondazione, una legge ingiusta?