Altre voci a sostegno del giornale
Gentile direttore, leggo sempre con piacere la «pagina dei lettori». La giudico un interessante strumento di «scambio» di idee tra lei, i giornalisti della redazione da lei diretta e noi lettori. In molti casi l’ultimo quello sul «caso» delle lettere inviate a Corrado Augias per la sua rubrica su «Repubblica» vi ho trovato spunti ed approfondimenti che ho potuto «rivendere» ai miei colleghi. Allora: se può servire da uno dei lettori: grazie. È vero, come leggevo nel titolo dell’ultimo numero: il vostro servizio è prezioso.
Andrea Giurlani
Gentile direttore, con piacere leggo la lettera di alcuni abbonati che vi incoraggiano ad andare avanti. Mi unisco volentieri a questo coro. Durante la settimana mi ritaglio sempre un po’ di tempo per leggermi le cronache della mia diocesi. Do però sempre una scorsa anche al fascicolo regionale. Dopo qualche anno di questo utile esercizio mi avvicinai a «Toscana Oggi» grazie ad una giornata di promozione (magari ce ne fossero, ogni parrocchia dovrebbe dedicare una speciale giornata al nostro settimanale) sono arrivato al convincimento che un giornale senza il fascicolo regionale sarebbe troppo povero. Giusta, invece, la formula da voi adottata: i due fascicoli, regionale e locale, ne fanno uno strumento prezioso. Grazie per i vostri approfondimenti su famiglia, vita, lavoro. Sono spesso oggetto di discussione anche in casa: il mio piccolo contributo alla «circolazione» di idee cristiane. Vi sono vicino.
Giuseppe Di Martino
Egregio direttore, non sono abituata a scrivere ad un giornale. Lo faccio adesso dopo aver letto il numero che mi è appena arrivato. Leggo di voci sull’utilità/inutilità di «Toscana Oggi». Mi verrebbe voglia di rispondere: serve più un buon articolo che dieci convegni autoreferenziali (se ne vedono molti a giro nelle nostre città). In casa questo è un giornale che è sempre in bella vista sul tavolo di sala. Anzi, per la verità cerco sempre, dopo averlo letto, di passarlo alle mie vicine. Una copia, sette lettrici. Quelle donne in chiesa non ci vanno (almeno non tutte), ma io ho la presunzione che leggere certi articoli (mi piacciono le risposte del teologo, ma ho trovato di interesse anche tante inchieste sulla famiglia, sull’educazione dei figli) possono aiutare anche loro a farsi una coscienza critica e a non rimanere schiacciate dalla lettura del mondo e della Chiesa che danno i grandi mezzi di comunicazione. La faccio breve: fortuna che c’è «Toscana Oggi». Perché se non ci fosse, bisognerebbe inventarla. Con stima
Valeria Ranalli
Ancora uno strappo alla regola. L’ultimo. Lo prometto. Diamo ancora una volta spazio a lettere di consenso e di sostegno. Anche perché nel frattempo, non lo nego, qualche altra lettera critica è arrivata. Intanto, agli amici lettori di questa settimana non posso che ribadire il grazie più sincero che ho già rivolto ai loro «colleghi» nel numero scorso e in quello di qualche settimana fa. Un grazie da estendere a tutti i lettori anche in vista della pausa estiva e dell’annuncio che da settembre partiranno alcune novità che riguardano il giornale cartaceo, il sito internet e la nascita di un’«agenzia multimediale» in collaborazione con le emittenti televisive cattoliche della Toscana. Buon agosto a tutti.
Andrea Fagioli