Il Decalogo: le «dieci parole»

Perché l’Autore sacro usa il termine «dieci parole» e non dice «dieci comandamenti»? Che differenza c’è tra un comando e una parola? Il comando è una comunicazione che non richiede il dialogo. La parola, invece, è il mezzo essenziale della relazione come dialogo. Dio Padre crea attraverso la sua Parola, e il Figlio suo è la Parola fatta carne. L’amore si nutre di parole, e così l’educazione o la collaborazione. Due persone che non si amano non riescono a comuncare. Quando qualcuno parla al nostro cuore, la nostra solitudine finisce.

I comandamenti sono parole di Dio: Dio si comunica in queste dieci Parole, e aspetta la nostra risposta. Altro è ricevere un ordine, altro è percepire che qualcuno cerca di parlare con noi. Questa differenza non è qualcosa di artificiale. Guardiamo cosa è successo all’inizio. Il Tentatore, il diavolo, vuole ingannare l’uomo e la donna su questo punto: vuole convincerli che Dio ha vietato loro di mangiare il frutto dell’albero del bene e del male per tenerli sottomessi.

La sfida è proprio questa: la prima norma che Dio ha dato all’uomo, è l’imposizione di un despota che vieta e costringe, o è la premura di un padre che sta curando i suoi piccoli e li protegge dall’autodistruzione? La più tragica, fra le varie menzogne che il serpente dice ad Eva è la suggestione di una divinità invidiosa («Ma no, Dio è invidioso di voi»), di una divinità possessiva («Dio non vuole che voi abbiate libertà»). I fatti dimostrano drammaticamente che il serpente ha mentito (Gen 2,16-17; 3,4-5), ha fatto credere che una parola d’amore fosse un comando. L’uomo è di fronte a questo bivio: Dio mi impone le cose o si prende cura di me? Dio è padrone o Padre? Questo combattimento dentro e fuori di noi, si presenta continuamente: dobbiamo scegliere tra una mentalità da schiavi e una mentalità da figli. Lo Spirito Santo è uno Spirito di figli, è lo Spirito di Gesù. Uno spirito da schiavo non può che accogliere la Legge in modo oppresivo, e può produrre due risultati opposti: o una vita fatta di doveri e di obblighi, oppure una reazione violenta di rifiuto. Tutto il Cristianesimo è il passaggio dalla lettera della Legge allo Spirito che dà la vita (2 Cor 3, 6-17).

I comandamenti sono il cammino verso la libertà, perché sono la parola del Padre che ci fa liberi.