Il diavolo divide, Dio unisce
L’acqua è matrice di vita e di benessere, la sua mancanza provoca lo spegnersi di ogni fecondità, come capita nel deserto; l’acqua, però può essere anche causa di morte, quando sommerge tra i suoi flutti o in grande quantità travolge ogni cosa; infine, l’acqua ha la capacità di lavare, pulire e purificare. A partire da questo simbolismo naturale, universalmente riconosciuto, la Bibbia descrive gli interventi e le promesse di Dio attraverso il segno dell’acqua. Tuttavia, il potere di rimettere i peccati non sta nell’acqua in sé, come spiegava Sant’Ambrogio ai neobattezzati: «Hai visto l’acqua, ma non ogni acqua risana: risana l’acqua che ha la grazia di Cristo. L’azione è dell’acqua, l’efficacia è dello Spirito Santo». Perciò la Chiesa invoca l’azione dello Spirito sull’acqua «perché coloro che in essa riceveranno il Battesimo, siano sepolti con Cristo nella morte e con lui risorgano alla vita immortale». Santificata l’acqua del fonte, bisogna disporre il cuore per accedere al Battesimo. Ciò avviene con la rinuncia a Satana e la professione di fede, due atti strettamente connessi tra di loro. Nella misura in cui dico «no» alle suggestioni del diavolo – colui che divide – sono in grado di dire «sì» a Dio che mi chiama a conformarmi a Lui nei pensieri e nelle opere.
Il diavolo divide; Dio unisce sempre la comunità, le genti in un solo popolo. Non è possibile aderire a Cristo ponendo condizioni. Occorre distaccarsi da certi legami per poterne abbracciare davvero altri; o stai bene con Dio o stai bene con il diavolo. Per questo la rinuncia e l’atto di fede vanno insieme. Si deve tagliare dei ponti, lasciandoli alle spalle, per intraprendere la nuova Via che è Cristo. Io rinuncio e io credo: questo è alla base del Battesimo. E’ una scelta responsabile che esige di essere tradotta in gesti concreti di fiducia in Dio.
L’atto di fede suppone un impegno che lo stesso Battesimo aiuterà a mantenere con perseveranza nelle diverse situazioni e prove della vita. Ricordiamo l’antica sapienza d’Israele: «Figlio, se ti presenti per servire il Signore, preparati alla tentazione» (Sir 2,1), cioè preparati alla lotta. E la presenza dello Spirito Santo ci dà la forza per lottare bene.