La misericordia dei piccoli gesti
Il Signore ci indica una strada molto semplice, fatta di piccoli gesti che hanno però ai suoi occhi un grande valore, a tal punto che ci ha detto che su questi saremo giudicati. Gesù, infatti, afferma che ogni volta che diamo da mangiare a chi ha fame e da bere a chi ha sete, che vestiamo una persona nuda e accogliamo un forestiero, che visitiamo un ammalato o un carcerato, lo facciamo a Lui (Mt 25, 31-46). La Chiesa ha chiamato questi gesti «opere di misericordia corporale» perché soccorrono le persone nelle necessità materiali. Ci sono però anche altre sette «opere di misericordia spirituale» che riguardano esigenze ugualmente importanti, soprattutto oggi, perché toccano l’intimo delle persone e spesso fanno soffrire di più. Nel corso dei secoli tanti cristiani hanno messo in pratica le quattordici opere di misericordia, dando così genuina testimonianza di fede. In un mondo purtroppo colpito dal virus dell’indifferenza, le opere di misericordia sono il migliore antidoto. Ci educano all’attenzione verso le esigenze più elementari dei nostri fratelli più piccoli nei quali è presente Gesù. Ci permette di essere sempre vigilanti evitando che Cristo ci passi accanto senza che lo riconosciamo. Torna alla mente la frase di Sant’Agostino: «Timeo Iesum transeuntem» («Ho paura di Gesù che passa»).
Mi sono domandato perché Sant’Agostino ha detto di temere il passaggio di Gesù. La risposta è nei nostri comportamenti: perché spesso siamo distratti, disattenti, indifferenti, e quando il Signore ci passa vicino, con le persone bisognose, non ce ne accorgiamo e perdiamo l’occasione dell’incontro con Lui. Le opere di misericordia risvegliano in noi l’esigenza e la capacità di rendere viva e attiva la fede con la carità. Sono convinto che attraverso queste azioni quotidiane possiamo compiere una vera rivoluzione culturale, come è stato in passato. Quanti Santi sono ancora oggi rammentati non per le grandi opere che hanno realizzato, ma per la carità che hanno saputo trasmettere! Pensiamo a Madre Teresa di Calcutta: non la ricordiamo per le tante case che ha aperto nel mondo, ma perché si chinava su ogni persona che trovava in mezzo alla strada per restituirle la dignità. Le opere di misericordia sono i tratti del Volto di Gesù Cristo che si prende cura dei fratelli per portare a ciascuno la vicinanza di Dio.