La Chiesa è nata «in uscita»
Se la Chiesa è nata cattolica – ha esordito – cioè universale, vuol dire che è nata «in uscita», che è nata missionaria. Se gli Apostoli fossero rimasti lì nel cenacolo, senza uscire a portare il Vangelo, la Chiesa sarebbe stata soltanto la Chiesa di quel popolo, di quella città. Ma tutti sono andati per il mondo dal momento che è disceso su di loro lo Spirito Santo. Chiesa missionaria – ha proseguito – è quello che esprimiamo qualificandola apostolica, perché l’apostolo è quello che diffonde la buona notizia della Resurrezione di Gesù. Oggi tutti noi siamo in continuità con quel gruppo di Apostoli che ha ricevuto lo Spirito Santo e che poi si è recato a portare a tutti gli uomini questo annuncio del Vangelo, accompagnandolo con i segni della tenerezza e della potenza di Dio. Anche questo deriva dall’evento della Pentecoste: è lo Spirito Santo, infatti, a superare ogni resistenza, a vincere la tentazione di chiudersi in sé stessi , tra pochi eletti, e di considerarsi gli unici destinatari della benedizione di Dio.
Ed è proprio lo Spirito a condurci incontro agli uomini, anche a quelli più distanti in ogni senso, perché possano condividere con noi l’amore, la pace, la felicità che il Signore Risorto ci ha lasciato in dono. Che cosa comporta, per le nostre comunità e per ciascuno di noi, far parte di una Chiesa che è cattolica e apostolica? Anzitutto, significa prendere a cuore la salvezza di tutta l’umanità, non sentirsi indifferenti o estranei di fronte alla sorte di tanti nostri fratelli, ma aperti e solidali verso di loro.
Significa, inoltre, avere il senso della pienezza, della completezza, dell’armonia della vita cristiana, respingendo sempre le posizioni parziali, unilaterali, che ci chiudono in noi stessi. Far parte della Chiesa apostolica vuol dire anche essere consapevoli che la nostra fede è ancorata all’annuncio e alla testimonianza degli stessi Apostoli di Gesù, è una lunga catena che viene di là, e perciò sentirsi sempre mandati, in comunione con i successori degli Apostoli, a comunicare con il cuore pieno di gioia, Cristo e il suo amore per il genere umano.
Rendiamo grazie al Signore perché la nostra Chiesa ha avuto tanti missionari, ha tanti missionari e ne ha bisogno di più ancora! Chiediamo al Signore di rinnovare in noi il dono del suo Spirito, perché ogni comunità cristiana e ogni battezzato siano espressione della santa madre Chiesa cattolica e apostolica.