La scienza che viene dallo Spirito Santo

Quando i nostri occhi sono illuminati dallo Spirito si aprono alla contemplazione di Dio, nella grandiosità del cosmo, e ci portano a scoprire come ogni cosa di parla di Lui. Il dono della scienza ci pone in profonda sintonia con il Creatore e ci fa partecipare alla limpidezza del suo sguardo e del suo giudizio. Ed è in questa prospettiva che riusciamo a cogliere nell’uomo e nella donna il vertice della creazione, come compimento di un disegno d’amore che è impresso in ognuno di noi e che ci fa riconoscere come fratelli e sorelle. Il dono della scienza ci aiuta anche a non cadere in alcuni atteggiamenti eccessivi o sbagliati. Il primo è costituito dal rischio di considerarci padroni del creato. Il creato non è una proprietà, di cui possiamo spadroneggiare a nostro piacimento; né tanto meno, è una proprietà solo di alcuni, di pochi: il creato è un dono meraviglioso che Dio ci ha dato, perché ne abbiamo cura e lo utilizziamo a beneficio di tutti, sempre con grande rispetto e gratitudine.

Dobbiamo custodire il creato poiché, appunto, è un dono che il Signore ci ha dato, è il regalo di Dio a noi e noi siamo i custodi del creato. Quando sfruttiamo il creato, distruggiamo il segno dell’amore di Dio. Distruggere il creato è dire a Dio: «non mi piace». E questo non è buono: ecco il peccato. La custodia del creato è proprio la custodia del dono di Dio ed è dire a Dio: «Grazie, il sono il custode del creato, ma per farlo progredire, mai per distruggere il tuo dono». Questo deve essere i nostro atteggiamento nei confronti del creato: custodirlo perché se noi distruggiamo il creato, il creato ci distruggerà! Questo deve farci pensare e deve farci chiedere allo Spirito Santo il dono della scienza per capire bene che il creato è il più bel regalo di Dio. Egli ha fatto tante cose buone per la cosa più buona che è la persona umana.