La vita eterna comincia già in questo momento
Ma il Vangelo ci illumina: la nostra resurrezione è strettamente legata alla risurrezione di Gesù; il fatto che Egli è risorto è la prova che esiste la risurrezione dei morti. La Sacra Scrittura – ha aggiunto il Pontefice – contiene un cammino verso la fede nella resurrezione dei morti. Questa si esprime come fede in Dio creatore di tutto l’uomo (anima e corpo), e come fede in Dio liberatore, il Dio fedele all’alleanza con il suo popolo. Il profeta Ezechiele, in una visione, contempla i sepolcri dei deportati che vengono riaperti e le ossa aride che tornano a vivere grazie all’infusione di uno spirito vivificante.
Questa visione dice la speranza nella futura «resurrezione di Israele», cioè nella rinascita del popolo sconfitto e umiliato. Gesù, nel Nuovo Testamento, porta a compimento questa rivelazione, e la lega alla fede nella resurrezione della sua stessa persona: «Io sono la resurrezione e la vita» (Gv 11,25). Infatti sarà Gesù Signore che resusciterà nell’ultimo giorno quanti avranno creduto in Lui. La nostra resurrezione avverrà alla fine del mondo, ad opera dell’onnipotenza di Dio, il quale restituirà la vita al nostro corpo riunendolo all’anima. Questa trasformazione del nostro corpo viene preparata in questa vita dal rapporto con Gesù, nei Sacramenti, specialmente l’Eucaristia. Noi che in questa vita ci siamo nutriti del suo Corpo e del suo Sangue risusciteremo come Lui, con Lui e per mezzo di Lui. Come Gesù è risorto con il suo corpo, ma non è ritornato ad una vita terrena, così noi risorgeremo con i nostri corpi che saranno trasfigurati in corpi gloriosi.
E’ bene rammentare – ha detto ancora Papa Francesco – che già in questa vita abbiamo in noi una partecipazione alla Risurrezione di Cristo. Se è vero che Gesù ci risusciterà alla fine dei tempi, e anche vero che, per un certo aspetto, con Lui siamo già risuscitati. La vita eterna incomincia già in questo momento, incomincia durante tutta la vita, che è orientata vero quel momento della resurrezione finale. E già siamo risuscitati, infatti, mediante il Battesimo, siamo inseriti nella morte e resurrezione di Cristo e partecipiamo alla vita nuova, che è la sua vita. Pertanto, in attesa dell’ultimo giorno, abbiamo in noi stessi un seme di resurrezione, quale anticipo della resurrezione piena che riceveremo in eredità.