Il prezioso ruolo delle donne

DI ANDREA DRIGANINell’Udienza generale del 14 febbraio, Papa Benedetto XVI ha terminato l’itinerario sui testimoni del cristianesimo nascente, menzionati dagli scritti del Nuovo Testamento, dedicando la sua attenzione alle molte figure femminili che hanno svolto un effettivo e prezioso ruolo nella diffusione della Buona Novella. In primo luogo – ha detto il Pontefice – il pensiero va alla Vergine Maria, che con la sua fede e la sua opera materna collaborò in modo unico alla nostra Redenzione, divenuta discepola del Figlio, Maria manifestò a Cana la totale fiducia in Lui e lo seguì fino alla Croce, dove ricevette l’incarico di essere la madre per tutti i cristiani di ogni tempo. I Vangeli – ha proseguito il Papa – c’informano che le donne, a differenza dei Dodici, non abbandonarono Gesù nell’ora della Passione (Mt 27, 56.61 ; Mc 15,40) . Tra di esse spicca in particolare – ha aggiunto Benedetto XVI – la Maddalena, alla quale San Tommaso d’Aquino riserva l’appellativo «apostola degli apostoli» (apostolurum apostola) osservando che come «una donna aveva annunciato al primo uomo parole di morte, così una donna per prima annunziò agli apostoli parole di vita».

Nell’epistolario paolino – ha continuato il Pontefice – si accenna a delle donne che svolgono compiti importanti nelle prime comunità ecclesiali (Appia, citata nella Lettera a Filemone; Fene, Trifena, Trifosa, Perside e Giulia rammentate nella Lettera ai Romani; Evodia e Sintiche in quella ai Filippesi). Il cristianesimo – ha rilevato il Papa – avrebbe avuto uno sviluppo ben diverso se non ci fosse stato il generoso apporto della presenza femminile, come aveva peraltro affermato Papa Giovanni Paolo II nella Lettera Apostolica «Mulieris dignitatem» quando ringraziava tutte le donne per le vittorie che, durante i secoli, la Chiesa deve alla loro fede, speranza e carità. L’elogio di Giovanni Paolo II – ha osservato Benedetto XVI – è espresso a nome dell’intero Popolo di Dio . Anche noi – ha concluso il Papa – ci uniamo a questo apprezzamento rendendo grazie al Signore, perché Egli conduce la sua Chiesa, generazione dopo generazione, avvalendosi indistintamente di uomini e donne, che sanno mettere a frutto il loro battesimo e la loro dedizione per il bene dell’intero Corpo ecclesiale, a maggior gloria di Dio.

BENEDETTO XVI, UDIENZA GENERALE: QUALE CRISTIANESIMO SENZA IL GENEROSO APPORTO DI MOLTE DONNE?