Quaresima: cosa vuol dire «conversione»?

DI ANDREA DRIGANI

Nell’Udienza generale del 21 febbraio, Mercoledì delle Ceneri, Papa Benedetto XVI ha ricordato che la Quaresima è un’occasione per un processo di cambiamento interiore e di avanzamento nella conoscenza e nell’amore di Cristo. La conversione – ha detto il Pontefice – non è mai una volta per sempre, ma è il cammino di tutta la nostra vita. Ha rammentato che Sant’Agostino sosteneva che la nostra esistenza è un unico esercizio del desiderio di avvicinarci a Dio, per divenire capaci di lasciar entrare Dio nel nostro essere («L’intera vita del fervente cristiano è un santo desiderio»). Convertirsi, che cos’è in realtà ? – si è chiesto il Papa – Convertirsi vuol dire cercare Dio, andare con Dio, seguire docilmente gli insegnamenti del suo Figlio. Convertirsi non è – ha proseguito Benedetto XVI – uno sforzo per autorealizzarsi, perché l’essere umano non è l’architetto del proprio destino eterno. La conversione consiste invece nel non considerarsi «creatori» di noi stessi, accettando liberamente e con amore di dipendere in tutto da Dio. Questa non è dipendenza – ha affermato il Pontefice – ma libertà. Convertirsi, allora, significa non inseguire il proprio successo personale ma, abbandonando ogni umana sicurezza, porsi con semplicità e fiducia alla sequela dei Signore. Chi si lascia conquistare da Lui – ha continuato il Papa – non teme di perdere la propria vita, perché sulla Croce Egli ci ha amati e ha dato se stesso per noi; e perdendo per amore la nostra vita la ritroviamo. Il Tempo quaresimale – ha aggiunto Benedetto XVI – sia per tutti noi una rinnovata esperienza della misericordia di Cristo, mettiamoci alla sua scuola, per imparare a «ridonare» a nostra volta, il sua amore al prossimo, specialmente a quanti soffrono e sono in difficoltà.

L’itinerario della Quaresima – ha osservato il Pontefice – che nella Chiesa antica era itinerario verso l’iniziazione cristiana, cioè verso il Battesimo e l’Eucaristia, sia per noi battezzati un tempo «eucaristico» nel quale partecipare con maggior fervore al Divino Sacrificio. La Vergine Maria – ha concluso il Papa – che, dopo aver condiviso la passione dolorosa di Gesù, ha sperimentato la gioia della Risurrezione, ci accompagni in questa Quaresima verso il mistero dalla Pasqua, rivelazione suprema dell’amore di Dio.