La Chiesa vuole servire l’uomo

DI ANDREA DRIGANI

Giovedì 4 ottobre Papa Benedetto XVI ha ricevuto Antonio Zanardi Landi, nuovo Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, per la presentazione delle Lettere credenziali. Il Pontefice, rispondendo al saluto dell’Ambasciatore, ha ricordato gli stretti vincoli che caratterizzano i rapporti tra la Sede Apostolica e la Nazione italiana ed ha accennato alla corale testimonianza di accoglienza, di sostegno spirituale e di amicizia che gli italiani riservano al Sommo Pontefice negli incontri e nelle sue visite a Roma ed in altre città della Penisola. Ha espresso, quindi, l’augurio che il popolo italiano, fedele ai principî che ne hanno ispirato il cammino nel passato, sappia anche in questo tempo, segnato da vasti e profondi mutamenti, continuare ad avanzare sulla via dell’autentico progresso.

L’Italia – ha proseguito il Papa – potrà così offrire alla Comunità internazionale un prezioso contributo, favorendo quei valori umani e cristiani, che costituiscono un irrinunciabile patrimonio ideale che hanno dato vita alla sua cultura e alla sua storia civile e religiosa. Da parte sua – ha aggiunto Benedetto XVI – la Chiesa cattolica non cesserà di mettere a disposizione della società civile il suo apporto particolare, promovendo ed elevando quello che di vero, di buono e di bello si trova in essa, illuminando tutti i settori dell’attività umana con i mezzi che sono conformi al Vangelo ed in armonia col bene di tutti. Il Pontefice nel rammentare quanto enuncia il Concilio Vaticano II riguardo sia all’indipendenza ed all’autonomia della comunità politica e della Chiesa, sia alla loro collaborazione per il servizio alla vocazione personale e sociale dell’essere umano, ha fatto presente che tali affermazioni si ritrovano nell’articolo 7 della Costituzione della Repubblica Italiana e sono state ribadite nell’Accordo concordatario del 1984.

La Chiesa – ha detto il Papa – non si propone mire di potere, né pretende privilegi o aspira a posizioni di vantaggio economico. Suo solo scopo – ha precisato il Pontefice – è servire l’uomo, ispirandosi come norma suprema di condotta alle parole ed all’esempio di Gesù che «passò beneficando e risanando tutti» (At 10,38). Pertanto la Chiesa cattolica – ha concluso Benedetto XVI – chiede di essere considerata per la sua specifica natura e di poter svolgere la sua peculiare missione nell’interesse non solo dei propri fedeli, ma di tutti gli Italiani.