L’accoglienza dei pellegrini in San Pietro
DI ANDREA DRIGANI
Venerdì 11 gennaio Papa Benedetto XVI ha ricevuto in udienza, nella Sala Clementina, i dirigenti ed il personale dell’Ispettorato generale di pubblica sicurezza presso il Vaticano. Il Pontefice, nel suo discorso, ha esordito esprimendo gratitudine per il servizio di vigilanza che quotidianamente viene svolto, incontrando non poche famiglie che giungono da ogni parte del mondo per rendere omaggio agli Apostoli ed in particolare a san Pietro, sulla cui fede Cristo ha fondato la Chiesa, visitando e prendendo contatto con varie realtà del Vaticano.
Vi sono grato – ha detto ancora il Papa rivolgendosi ai funzionari ed agli agenti – per il servizio che rendete, caratterizzato da solerzia e professionalità, nonchè da costante attenzione alle persone ed alle finalità che le animano. Sono numerosi – ha osservato Benedetto XVI – i pellegrini che durante l’anno vi capita di incontrare; in ciascuno di essi vorrei invitarvi a vedere il volto di un fratello o di una sorella che Dio pone sulla vostra strada, una persona amica, anche se sconosciuta, da accogliere e aiutare con paziente ascolto, sapendo che tutti facciamo parte dell’unica grande famiglia umana. Ecco perchè – ha continuato il Pontefice – è essenziale che ciascuno si impegni a vivere la propria vita in atteggiamento di responsabilità davanti a Dio, riconoscendo in Lui la sorgente originaria della propria, come dell’altrui, esistenza. In effetti – ha proseguito il Papa – è risalendo a questo supremo Principio che può essere percepito il valore incondizionato di ogni essere umano, è grazie a questa consapevolezza che possono essere poste le premesse per l’edificazione di un’umanità pacificata.
Sia ben chiaro – ha aggiunto Benedetto XVI – senza il fondamento trascendente che è Dio, la società rischia di diventare una mera aggregazione di vicini e cessa di essere una comunità di fratelli, chiamati a formare una grande famiglia. Il Signore vi aiuti a svolgere la vostra attività rimanendo sempre fedeli a quegli ideali che devono costantemente ispirarla. La società – ha concluso il Pontefice – ha bisogno di persone che compiano il loro dovere, sapendo che ogni lavoro svolto con coscienza contribuisce alla costruzione di una società più giusta e veramente libera.