Donna e uomo, la stessa dignità
DI ANDREA DRIGANI
Sabato 9 febbraio Papa Benedetto XVI ha incontrato i partecipanti al Convegno internazionale sul tema «Donna e uomo, l’humanum nella sua interezza» organizzato dal Pontificio Consiglio per i Laici in occasione del 20° anniversario della pubblicazione della Lettera Apostolica «Mulieris dignitatem» di Giovanni Paolo II. Il Pontefice ha ricordato che in quel documento sono state approfondite le verità antropologiche fondamentali dell’uomo e della donna, l’uguaglianza in dignità e l’unità dei due, la radicata e profonda diversità tra il maschile ed il femminile e la loro vocazione alla reciprocità e alla complementarietà, alla collaborazione ed alla comunione. Questa unità-duale dell’uomo e della donna – ha proseguito il Papa – si fonda sulla persona creata ad immagine e somiglianza di Dio, il quale «maschio e femmina li creo» (Gn 1,27), evitando sia un’uniformità indistinta che una differenza abissale e conflittuale.
Benedetto XVI ha poi rilevato come persista ancora una mentalità maschilista, che ignora la novità del cristianesimo, il quale riconosce e proclama l’uguale dignità e responsabilità della donna rispetto all’uomo. Ci sono luoghi e culture – ha continuato il Pontefice – dove la donna viene discriminata o sottovalutata per il solo fatto di essere donna, dove si fa ricorso persino ad argomenti religiosi e pressioni familiari e sociali per sostenere la disparità dei sessi, dove si consumano atti di violenza nei confronti della donna rendendola oggetto di maltrattamenti e di sfruttamento nella pubblicità e nell’industria del consumo e del divertimento. Dinanzi a fenomeni così gravi e persistenti – ha aggiunto il Papa – ancor più urgente appare l’impegno dei cristiani perche diventino promotori di una cultura che riconosca alla donna, nel diritto e nella realtà dei fatti, la dignità che le compete. Dio affida alla donna e all’uomo, secondo le proprie peculiarità, una specifica vocazione e missione nella Chiesa e nel mondo.
Penso qui – ha affermato Benedetto XVI – alla famiglia, cellula fondamentale della società ; in essa la donna e l’uomo grazie al dono della maternità e della paternità, svolgono insieme un ruolo insostituibile nei confronti della vita. Lo Stato, da parte sua – ha concluso il Pontefice – deve appoggiare con adeguate politiche sociali tutto ciò che favorisce la stabilità e l’unità del matrimonio, la dignità e la responsabilità dei coniugi, il loro diritto e compito insostituibile di educatori dei figli.