L’Eucaristia  fa crescere le Chiese nella comunione

DI ANDREA DRIGANI

Venerdì 19 giugno Papa Benedetto XVI ha ricevuto il Patriarca siro-cattolico di Antiochia, Ignace Youssef III Younan. Nel corso della vostra storia più che millenaria – ha detto il Pontefice – la comunione con il Vescovo di Roma è sempre andata di pari passo con la fedeltà alla tradizione spirituale dell’Oriente cristiano e tutte e due formano gli aspetti complementari di quell’unico patrimonio di fede che la venerabile Chiesa siro-cattolica professa. Ho pensato a voi – ha continuato il Papa – durante la solenne concelebrazione eucaristica per la festa del «Corpus Domini», quando ha citato il grande Dottore Sant’Efrem il Siro che afferma: «Durante la cena Gesù immolò se stesso: sulla croce Egli fu immolato dagli altri».

In effetti è l’Eucaristia – ha proseguito Benedetto XVI – che fonda le nostre diverse tradizioni nell’unità dell’unico Spirito, facendo di essa una ricchezza per l’intero popolo di Dio. Che la celebrazione dell’Eucaristia, fonte e culmine della vita ecclesiale, vi mantenga ancorati all’antica tradizione siriaca, che rivendica di possedere la lingua stessa del Signore Gesù e, allo stesso tempo, schiuda dinanzi a voi l’orizzonte della cattolicità. Che vi renda sempre attenti a quello che  lo Spirito suggerisce alle Chiese, che apra gli occhi del vostro cuore affinchè possiate scrutare i segni dei tempi alla luce del Vangelo e sappiate accogliere le attese e le speranze dell’umanità. L’Eucaristia è il Pane della Vita che nutre le vostre comunità e le fa crescere tutte nell’unità e nella carità. Sappiate dunque – ha aggiunto il Papa – ricevere dall’Eucaristia, «Sacramentum unitatis», la forza per superare la difficoltà che la Chiesa siro-cattolica ha conosciuto in questi ultimi anni, al fine di ritrovare il cammino del perdono, della riconciliazione e della comunione. Prego costantemente – ha concluso il Pontefice – per la pace in Medio Oriente, in particolare per i cristiani che vivono nell’amata nazione irachena, dei quali presento ogni giorno al Signore le sofferenze nel corso del Sacrificio eucaristico.