La libertà religiosa, roccia su cui si fondano tutti i diritti umani

DI ANDREA DRIGANI

Venerdì 10 luglio Papa Benedetto XVI ha ricevuto, per la presentazione delle lettere credenziali, il nuovo Ambasciatore del Messico presso la Santa Sede. La fede in Gesù Cristo – ha detto il Pontefice – ha generato in Messico una cultura che offre un senso specifico e completo della vita e una visione dell’esistenza piena di speranza, illustrando allo stesso tempo una serie di principi sostanziali per lo sviluppo armonioso di tutta la società, quali la promozione della giustizia, il lavoro per la pace e la riconciliazione, la promozione dell’onestà e della trasparenza, la lotta contro la violenza, la tutela costante della vita umana e la salvaguardia della dignità dell’uomo. Mi compiaccio di constatare – ha aggiunto il Papa – le buone relazioni esistenti tra la Santa Sede ed il Messico, dopo gli importanti progressi che sono stati compiuti in questi ultimi tempi in un clima di reciproca autonomia e di sana collaborazione.

La libertà religiosa – ha osservato il Papa – non è un diritto fra i tanti, e neppure un privilegio che la Chiesa cattolica esige. È la roccia ferma su cui i diritti umani si fondano saldamente, poiché tale libertà rivela in modo particolare la dimensione trascendente della persona e della sua assoluta inviolabilità. Per questo – ha affermato Benedetto XVI – la libertà religiosa appartiene all’essenza di ogni essere umano, di ogni popolo e nazione. Il sui significato centrale non consente di limitarla a una mera convivenza di cittadini che praticano privatamente la propria religione o di ridurla al libero esercizio del culto, bensì occorre offrire ai credenti la piena garanzia di poter manifestare pubblicamente la propria religione, dando anche il loro contributo all’edificazione del bene comune e al corretto ordine sociale in qualsiasi ambito, senza alcun tipo di restrizione o coercizione. A tal proposito – ha concluso – la Chiesa cattolica, fedele al mandato del suo divino Fondatore, non desidera interferire nelle istituzioni civili, ma incoraggia tutte le iniziative che promuovono lo sviluppo dei popoli e riconoscono la sua dimensione spirituale.