Gli universitari europei: vivere da cristiani il tempo dello studio
DI ANDREA DRIGANI
Sabato 11 luglio Papa Benedetto XVI ha ricevuto i partecipanti al primo incontro europeo degli studenti universitari che aveva come tema: «Nuovi discepoli di Emmaus. Da cristiani in Università». Cari giovani – ha esordito il Pontefice – voi siete il futuro dell’Europa. Immersi in questi anni di studio nel mondo della conoscenza, siete chiamati ad investire le vostre migliori risorse, non solo intellettuali, per consolidare le vostre personalità e per contribuire al bene comune. Lavorare per lo sviluppo del sapere è la vocazione specifica dell’Università, e richiede qualità morali e spirituali sempre più elevate, di fronte alla vastità e alla complessità di quello che l’umanità ha a sua disposizione. La nuova sintesi culturale, che in questo tempo si sta elaborando in Europa – ha continuato il Papa – ha bisogno dell’apporto di pensatori capaci di riproporre nelle aule accademiche il discorso su Dio, o meglio, di far rinascere quel desiderio di cercare Dio (quaerere Deum).
Benedetto XVI ha quindi ringraziato tutti coloro che operano nel campo della pastorale universitaria sotto la guida degli organismi del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, auspicando la prosecuzione di un proficuo cammino. Voi – ha aggiunto il Pontefice – contribuite, insieme con i vostri docenti, a creare laboratori della fede e della cultura, condividendo la fatica dello studio e della ricerca, con tutti gli amici che incontrate in Università. Amate le vostre Università, che sono palestre di virtù e di servizio. La Chiesa in Europa – ha detto ancora il Papa – confida molto sul generoso impegno apostolico di tutti voi, consapevole delle sfide e delle difficoltà, ma anche delle tante potenzialità dell’azione pastorale in ambito universitario. Quanto a me – ha concluso Benedetto XVI – vi assicuro il sostegno della preghiera e so che posso contare sul vostro entusiasmo, sulla vostra testimonianza e sulla vostra amicizia. San Benedetto, Patrono d’Europa e soprattutto la Vergine Maria, da voi invocata come «Sedes Sapientiae» vi accompagnino e guidino i vostri passi.