San Giovanni Leonardi: il farmacista che scelse la «medicina di Dio»

DI ANDREA DRIGANI

Mercoledì 7 ottobre, nel corso dell’udienza generale, Papa Benedetto XVI ha ricordato la figura di san Giovanni Leonardi, fondatore dell’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio, nel quarto centenario della sua morte avvenuta, appunto, nel 1609. Nato in provincia di Lucca nel 1541 fu avviato agli studi di spezieria per diventare farmacista (per questo nel 2006 fu proclamato patrono dei farmacisti), ma dopo matura riflessione decise di avviarsi al sacerdozio. Tuttavia – ha aggiunto il Pontefice – non abbandonò la passione per la farmacopea, perché sentiva che la mediazione professionale del farmacista gli avrebbe permesso di realizzare appieno la sua vocazione, quella di trasmettere agli uomini, mediante una vita santa, «la medicina di Dio» che è Gesù Cristo crocefisso e risorto, «misura di tutte le cose».  Si dedicò alla formazione del popolo e specialmente dei fanciulli, da educare «fin dai primi anni nella purezza della fede cristiana e dei santi costumi».

La luminosa figura di questo Santo – ha osservato il Papa – invita i sacerdoti in primo luogo, e tutti i fedeli a tendere costantemente alla «misura alta della vita cristiana» che è la santità, ciascuno naturalmente secondo il proprio stato. Soltanto dalla fedeltà a Cristo può scaturire l’autentico rinnovamento ecclesiale. In quegli anni – ha continuato il Pontefice – tra il secolo XVI e il secolo XVII, cominciarono a delinearsi le premesse della futura cultura contemporanea, caratterizzata da un’indebita scissione tra fede e ragione, che ha prodotto tra i suoi effetti negativi la marginalizzazione di Dio, con l’illusione di una possibile e totale autonomia dell’uomo. San Giovanni Leonardi intuì – ha affermato il Papa -  quale fosse il vero farmaco per questi mali spirituali e lo sintetizzò nell’espressione: «Cristo innanzitutto». E di Cristo, diceva san Giovanni Leonardi, l’umanità ha estremo bisogno. Non c’è ambiente che non possa essere toccato dalla sua forza; non c’è rimedio che non trovi in Lui rimedio, non c’è problema che in Lui non si risolva. «O Cristo o niente». Ecco – ha concluso il Pontefice – la sua ricetta per ogni tipo di riforma spirituale e sociale.