Cattolici e ortodossi: la fraternità prevalga su divisioni e dissidi
DI ANDREA DRIGANI
Venerdì 19 febbraio Papa Benedetto XVI ha ricevuto, per la visita «ad limina» i vescovi, latini e greco-cattolici, della Romania e della Moldavia. Il Pontefice, primariamente, ha voluto rendere omaggio a tutti coloro che nel periodo della persecuzione hanno dimostrato indomito attaccamento a Cristo e alla sua Chiesa e hanno mantenuto la loro fede. Ha inoltre espresso il suo ringraziamento per il generoso impegno a servizio della rinascita e dello sviluppo della comunità cattolica, nell’appartenenza all’unica Chiesa e nel rispetto delle diverse tradizioni rituali. Conservare e tramandare il patrimonio della fede – ha aggiunto il Papa – è un compito di tutta la Chiesa, ma particolarmente dei vescovi. Occorre, in special modo, promuovere una maggiore conoscenza della Sacra Scrittura, del Catechismo della Chiesa Cattolica, del Concilio Vaticano II e delle Encicliche Papali.
Le famiglie cattoliche dei vostri Paesi – ha continuato Benedetto XVI – che durante il tempo della prova hanno testimoniato, talora a caro prezzo, la fedeltà al Vangelo, non sono immuni dalle piaghe dell’aborto, della corruzione, dell’alcolismo e della droga. Per combattere queste sfide occorre formare consultori parrocchiali che assicurino un’adeguata preparazione alla vita coniugale e familiare, nonché organizzare meglio la pastorale giovanile.
Risulta particolarmente importante – ha poi osservato il Papa – la testimonianza di fraternità tra Cattolici ed Ortodossi: prevalga sulle divisioni e sui dissidi e apra i cuori alla riconciliazione. Sono consapevole delle difficoltà che si devono affrontare, auspico che si possano trovare soluzioni adeguate in quello spirito di giustizia e carità che deve animare i rapporti tra fratelli in Cristo. Un ambito di collaborazione tra Cattolici ed Ortodossi riguarda la difesa delle radici cristiane dell’Europa e la comune valutazione su temi quali la bioetica, i diritti umani, l’onestà nella vita pubblica, l’ecologia. L’impegno unitario su tali argomenti offrirà un importante aiuto alla crescita morale e civile della società. Un costruttivo dialogo tra Ortodossi e Cattolici – ha concluso – non mancherà di essere fermento di unità e di concordia non solo per i vostri Paesi, ma per l’intera Europa.