Ai vescovi della Scandinavia: una nuova evangelizzazione

DI ANDREA DRIGANI

Giovedì 25 marzo Papa Benedetto XVI ha ricevuto i vescovi della Scandinavia. Il Pontefice ha osservato che sebbene la popolazione cattolica nei territori svedesi e norvegesi costituisca solo una piccola percentuale, essa sta crescendo e, nello stesso tempo, un buon numero di altre persone ascolta con rispetto e attenzione quello che la Chiesa ha da dire.

Nelle terre nordiche – ha continuato il Papa – la religione ha un ruolo importante nel plasmare l’opinione pubblica e nell’influenzare le decisioni su questioni relative al bene comune. Vi esorto – ha proseguito Benedetto XVI – a continuare a trasmettere agli uomini e alle donne dei vostri rispettivi Paesi l’insegnamento della Chiesa su argomenti etici e sociali. L’apertura dell’Istituto Newmann a Uppsala – ha detto ancora il Pontefice – è un progresso molto positivo che garantisce che l’insegnamento cattolico abbia il proprio giusto posto nel mondo accademico scandinavo, aiutando anche le nuove generazioni ad acquisire una comprensione matura e informata della loro fede.

La sollecitudine per le famiglie e i giovani – ha aggiunto Benedetto XVI – deve essere perseguita con vigore, e con speciale cura per i molti che hanno delle difficoltà a causa della recente crisi finanziaria.

La parte della popolazione cattolica delle terre nordiche costituita da immigrati ha necessità proprie ed è importante che l’approccio pastorale alle famiglie includa quelle persone e li aiuti a integrarsi nella società. I vostri Paesi sono stati particolarmente generosi con i rifugiati del Medio Oriente, molti dei quali appartengono alle Chiese orientali. Oltre all’accoglienza bisogna aiutare questi nuovi membri della vostra comunità per approfondire la loro conoscenza e la loro comprensione della fede attraversi programmi appositi di catechesi. Con grande fiducia nella forza del Vangelo adoprate le vostre energie per promuovere una nuova evangelizzazione fra le persone dei vostri territori. Parte integrante di questo compito – ha concluso – è l’attenzione costante all’attività ecumenica e sono lieto di osservare le numerose incombenze in cui si ritrovano i cristiani delle terre svedesi e norvegesi per recare una testimonianza unita al mondo.