L’Eucaristia trasforma un gruppo di persone in comunità ecclesiale

DI ANDREA DRIGANI

Martedì 15 giugno Papa Benedetto XVI ha aperto, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, il convegno ecclesiale della Diocesi di Roma sul tema «L’Eucaristia domenicale e la testimonianza della carità». La comunione con Cristo – ha detto il Pontefice – è sempre anche comunione con il suo corpo che è la Chiesa come ricorda l’apostolo Paolo. È, infatti, l’Eucaristia che trasforma un semplice gruppo di persone in comunità ecclesiale: l’Eucaristia fa la Chiesa.

È dunque fondamentale – ha aggiunto il Papa – che la celebrazione della Santa Messa sia effettivamente il culmine, la «struttura portante» della vita di ogni parrocchia. Esorto tutti – ha continuato Benedetto XVI – a curare al meglio la preparazione e la celebrazione dell’Eucaristia, perche tutti quanti vi partecipano possano incontrare il Signore. È Cristo Risorto che si rende presente nel nostro oggi e ci raduna intorno a sé. Nutrendoci di Lui siamo liberi dai vincoli dell’individualismo e, per mezzo della comunione con Lui, diventiamo noi stessi, insieme, una cosa sola, nel suo Corpo mistico.

Sono così superate – ha proseguito il Pontefice – le differenze dovute alla professione, al ceto, alla nazionalità, perché ci scopriamo membri di un’unica grande famiglia, quella dei figli di Dio, nella quale a ciascuno è donata una grazia particolare per l’utilità comune. Il mondo e gli uomini non hanno bisogno di un’ulteriore aggregazione sociale, ma hanno bisogno della Chiesa chiamata a far splendere su tutte le genti la luce del Signore Risorto.

Quando riceviamo Cristo – ha affermato il Papa – l’amore di Dio si espande nel nostro intimo, modifica radicalmente il nostro cuore e ci rende capaci di gesti che, per la forza diffusiva del bene, possono trasformare la vita di coloro che si sono accanto. La carità è in grado di generare un cambiamento autentico e permanente della società, agendo nei cuori e nelle menti degli uomini, e quando è vissuto nella verità è la principale energia per il vero sviluppo di ogni persona e dell’intero genere umano. La testimonianza della carità per il discepolo di Gesù – ha concluso – non è un sentimento passeggero, ma è ciò che plasma la vita in ogni circostanza.