Il giusto rapporto tra il discepolo e il padre spirituale

DI ANDREA DRIGANI

Mercoledì 30 giugno Papa Benedetto XVI, durante l’udienza generale, ha voluto ricordare la figura di San Giuseppe Cafasso (1811-1860), prete piemontese, nella circostanza del 150° anniversario della morte. Nel Convitto Ecclesiastico di Torino – ha detto il Pontefice – gli venne proposto un tipo di prete che egli stesso contribuì a rafforzare, quello cioè di un pastore con una ricca vita interiore e un profondo zelo per la cura delle anime, impegnato nella predicazione, nella catechesi, dedito alla celebrazione dell’Eucaristia e al ministero della Penitenza. San Giuseppe Cafasso – ha aggiunto il Papa – cerco di realizzare questo modello nella formazione dei giovani sacerdoti, affinché, a loro volta, diventassero formatori di altri preti, religiosi e laici, secondo una speciale ed efficace catena. Dalla sua cattedra di teologia morale educava ad essere buoni confessori e direttori spirituali, preoccupati del vero bene della persona, animati da grande equilibrio nel far sentire la misericordia di Dio e, allo stesso tempo, un vivo senso del peccato. Tra i numerosi sacerdoti da lui formati nel Convitto e poi seguiti spiritualmente emerge San Giovanni Bosco.

Tutte le scelte fondamentali di don Bosco – ha osservato Benedetto XVI – ebbero come consigliere e guida San Giuseppe Cafasso, ma in un modo ben preciso: il Cafasso non cercò mai di formare in don Bosco un discepolo «a sua immagine e somiglianza» e don Bosco non copiò il Cafasso; lo imitò certo nelle virtù umane e sacerdotali, ma secondo le proprie personali attitudini e la propria peculiare vocazione; un segno della saggezza del maestro e dell’intelligenza del discepolo: il primo non s’impose sul secondo, ma lo rispettò nella sua personalità e lo aiutò a leggere quale fosse la volontà di Dio su di lui. Cari amici – ha concluso il Pontefice – è questo un insegnamento prezioso per tutti coloro che sono impegnati nella formazione ed educazione delle giovani generazioni ed è anche un forte richiamo di quanto sia importante avere una guida spirituale nella propria vita, che aiuti a capire cosa Dio vuole da noi.