La santità misura della vita cristiana

DI ANDREA DRIGANI

Mercoledì 13 aprile, nel corso dell’udienza generale, Papa Benedetto XVI ha osservato che la Chiesa, durante l’Anno Liturgico, ci invita a fare memoria di una schiera di Santi, di coloro, cioè, che hanno vissuto pienamente la carità, hanno saputo amare e seguire Cristo nella loro vita quotidiana. Essi ci dicono – ha aggiunto il Pontefice – che è possibile per tutti percorrere questa strada. In ogni epoca della storia del Cristianesimo, ad ogni latitudine della geografia del mondo, i Santi appartengono a tutte le età e ad ogni stato di vita, sono volti concreti di ogni popolo, lingua e nazione.

In realtà devo dire – ha continuato Benedetto XVI – che anche per la mia fede personale molti santi, non tutti, sono vere stelle nel firmamento della storia. Non sono solo alcuni grandi santi che amo e che conosco bene come «indicatori di strada», ma proprio anche i santi semplici, cioè le persone buone che vedo nella mia esistenza, che non saranno mai canonizzate. Sono persone normali, senza eroismo visibile, ma nella loro bontà quotidiana vedo la verità della fede.Nella comunione dei Santi, che la Chiesa vive grazie a Cristo in tutti i suoi membri, noi godiamo della loro presenza e coltiviamo la ferma speranza di poter imitare il loro cammino e condividere un giorno la stessa vita beata, la vita eterna. Cari amici, com’è grande e bella e anche semplice, la nostra vocazione vista in questa luce! Tutti siamo chiamati alla santità: è la misura della vita cristiana.

Vorrei invitare ad aprirsi all’azione dello Spirito Santo, per diventare anche noi tessere del grande mosaico di santità che Dio va creando nella storia, perché il volto di Cristo splenda nella pienezza del suo fulgore. Non abbiamo paura di tendere verso l’alto, non abbiamo paura che Dio ci chieda troppo, ma lasciamoci guidare in ogni azione dalla sua Parola, anche se ci sentiamo poveri, inadeguati, peccatori: sarà Lui a trasformarci secondo il suo amore.