La libertà di religione, un diritto fondamentale minacciato dalle ideologie

DI ANDREA DRIGANI

Giovedì 5 maggio è stato pubblicato il messaggio che Papa Benedetto XVI ha inviato ai partecipanti alla sessione plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali che aveva per tema «Diritti universali in un mondo diversificato: la questione della libertà religiosa».

Il Papa ha ricordato che le libertà di religione e di culto, a causa soprattutto della loro sistematica negazione da parte dei regimi ateistici del ventesimo secolo, sono state riconosciute e incluse dalla comunità internazionale, nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo approvata dalle Nazioni Unite. Oggi – continua Benedetto XVI – questi diritti umani fondamentali sono di nuovo minacciati da atteggiamenti e ideologie che potrebbero impedire la libera espressione religiosa. Di conseguenza, la sfida di difendere e promuovere questi diritti deve essere ancora una volta accolta ai nostri giorni. Profondamente iscritti nella nostra natura umana – prosegue il Pontefice – sono il desiderio di verità e di significato e l’apertura al trascendente. Molti secoli fa – ha rammentato – Tertulliano coniò l’espressione libertas religionis. Evidenziò che Dio deve essere adorato liberamente e che è nella natura della religione non ammettere coercizioni («nec religionis est cogere religionem»). Poiché l’uomo gode della capacità di libera scelta personale nella verità e poiché Dio si aspetta dall’uomo una risposta libera alla sua chiamata, il diritto alla libertà religiosa si dovrebbe considerare innato alla dignità fondamentale di ogni persona di realizzarsi e quindi contribuisce al bene comune. Consapevole degli sviluppi nella cultura e nella società, il Concilio Vaticano II ha proposto un rinnovato fondamento antropologico della libertà religiosa con la Dichiarazione «Dignitatis humanae». La Santa Sede – conclude il Papa – continuerà a rivolgere appelli per il riconoscimento del diritto umano fondamentale alla libertà religiosa da parte di tutti gli Stati.