I cristiani in India, una presenza antica che favorisce la crescita culturale e sociale

DI ANDREA DRIGANI

Lunedì 19 settembre Papa Benedetto XVI ha ricevuto un gruppo di vescovi giunti dall’India per la visita «ad limina Apostolorum». Le più significative risorse delle diocesi che guidate – ha detto il Pontefice – non sono gli edifici, le scuole, gli orfanatrofi, i conventi o le canoniche, ma gli uomini, le donne e i bambini della Chiesa in India che fanno vivere la fede, che rendono testimonianza della presenza amorevole di Dio attraverso esistenze di santità. Come parte di un patrimonio ricco e antico – ha continuato il Papa – l’India vanta una presenza cristiana che viene da molto lontano ed è ragguardevole, che ha contribuito alla società indiana e ha recato beneficio alla vostra cultura in innumerevoli modi, arricchendo la vita di tantissimi cittadini, non solo cattolici.

L’enorme benedizione della fede in Dio e nel Figlio, Gesù Cristo, di cui i membri della Chiesa ne recano il messaggio nel vostro Paese, li motiva ad agire in modo altruistico, gentile e caritatevole. Ancor più importante – ha proseguito Benedetto XVI – è che la Chiesa in India proclama la sua fede e il suo amore alla società in generale, e di conseguenza si interessa di tutte le persone in ogni loro aspetto sia spirituale che materiale. Che siano essi ricchi o poveri, anziani o giovani, maschi o femmine, di antica tradizione cristiana o accolti nella fede di recente, la Chiesa non può non vedere nella fede dei suoi membri un grande segno di speranza per l’India e per il suo futuro. Vi esorto – ha affermato il Pontefice – a favorire il benessere della società indiana attraverso l’attenzione costante, insieme ai seguaci di altre religioni, per la promozione dei diritti fondamentali della persona umana.

Prego – ha concluso il Papa – affinché i cristiani in India continuino ad essere operatori di giustizia, portatori di pace, persone di dialogo rispettoso e amanti della verità su Dio e sull’uomo.