Saluto alla Coldiretti: «Testimonianza cristiana nell’ambiente agricolo»
DI ANDREA DRIGANI
Venerdì 22 giugno Papa Benedetto XVI ha ricevuto i partecipanti all’assemblea nazionale della Coldiretti. Il Pontefice ha esordito affermando che la società, l’economia, il lavoro non rappresentano ambiti unicamente secolari, ma spazi da fecondare con la ricchezza spirituale del Vangelo. Conosco bene – ha osservato il Papa – quanto vi sta a cuore proseguire il vostro servizio di testimonianza cristiana nell’ambiente agricolo, ponendo in risalto quei valori che fanno dell’attività lavorativa un prezioso strumento per la realizzazione di una convivenza più giusta e più umana, quali il rispetto della dignità della persona, la ricerca del bene comune, l’onestà e la trasparenza nella gestione dei servizi, la tutela dell’ambiente e del paesaggio, la promozione dello spirito di solidarietà. Vi incoraggio – ha detto ancora Benedetto XVI – a insistere in questa vostra opera, divenendo, voi stessi, sempre più, fermento di vita buona, sale della terra e luce del mondo.
La perdurante crisi economico-finanziaria, con le conseguenti incognite, pone gli imprenditori agricoli di fronte a sfide inedite e certamente difficili, da affrontare alla luce del Magistero sociale della Chiesa, coltivando un rinnovato e profondo senso di responsabilità e di condivisione. Considerando poi – ha aggiunto il Pontefice – che alla base dell’attuale difficoltà economica vi è una crisi morale, bisogna adoprarsi, con sollecitudine, affinché le istanze etiche mantengano il primato su ogni altra esigenza. Occorre, infatti, portare il rimedio là dove è la radice della crisi, favorendo la riscoperta di quei valori dai quali poi scaturiscono le idee, i progetti e le attività. Dobbiamo assumere con realismo, fiducia e speranza le nuove responsabilità a cui ci chiama lo scenario di questo mondo, che ha bisogno di un profondo cambiamento culturale e di ritrovare quei princîpi fondamentali sui quali costruire un futuro migliore.
Sia vostra premura – ha esortato il Papa – impegnarvi non solo perché le imprese agricole e i coltivatori diretti siano opportunamente tutelati, ma anche perché si attuino valide politiche sociali in favore della persona e della sua professionalità, tenendo conto del ruolo cruciale della famiglia. Perseverate nella vostra azione sindacale ed educativa, portando avanti con generosità le vostre proposte, soprattutto nei confronti dei giovani, dei più deboli e dei meno garantiti. Nel vostro agire – ha concluso – abbiate sempre un costante riferimento a Cristo, per attingere l’energia necessaria a dare vigore al vostro impegno.