«La Verità è Verità, non ci sono compromessi»

DI ANDREA DRIGANI

Mercoledì 29 agosto Papa Benedetto XVI, durante l’udienza generale, ricorrendo la memoria liturgica del martirio di San Giovanni Battista, ha ricordato questa grande figura, in particolare la sua resistenza contro i potenti, e si è chiesto da dove nasce questa interiorità così forte, così retta, così coerente, spesa in modo totale per Dio e per preparare la strada a Gesù.

La risposta – ha detto il Pontefice – è semplice : dal rapporto con Signore, dalla preghiera, che è il filo conduttore di tutta la sua esistenza. Anche la sua nascita è segnata dalla preghiera : il canto di gioia, di lode e di ringraziamento che Zaccaria eleva al Signore e che recitiamo nelle Lodi, il «Benedictus», esalta l’azione divina nella storia. La vita del Precursore è alimentata dall’essere con Dio, in special modo il periodo trascorso nelle regioni deserte (Lc 1,80). Le regioni deserte, infatti, sono il luogo della tentazione, ma anche il luogo in cui l’uomo sente la propria povertà perché privo di appoggi e di sicurezze materiali, e comprende che l’unico punto di riferimento non può che essere Dio. Ma Giovanni Battista – ha proseguito Benedetto XVI – non è solo uomo di preghiera, del contatto permanente con Dio, ma è anche una guida a questo rapporto. L’Evangelista Luca riportando la preghiera che Gesù insegna ai discepoli, il «Padre nostro», annota che la richiesta viene formulata da discepoli con queste parole: «Signore insegnaci a pregare, come Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli» (Lc 11,1). Celebrare il martirio di san Giovanni Battista rammenta a noi, cristiani di questo nostro tempo, che non si può scendere a compromessi con l’amore a Cristo, alla sua Parola, alla Verità. La Verità è Verità, non ci sono compromessi.

La vita cristiana esige, per così dire, il «martirio» della fedeltà quotidiana al Vangelo, il coraggio cioè di lasciare che Cristo cresca in noi e sia Cristo ad orientare il nostro pensiero e le nostre azioni. Ma questo può avvenire nella nostra esistenza solo se è solida la nostra relazione con Dio. La preghiera – ha detto ancora il Papa – non è tempo perso, non è rubare spazio alle attività, anche quelle apostoliche, ma è esattamente il contrario : solo se siamo capaci di avere una vita di preghiera fedele, costante, fiduciosa, sarà Dio stesso a darci capacità e forza per vivere in modo felice e sereno, per superare le difficoltà e testimoniarlo con coraggio. San Giovanni Battista – ha concluso – interceda per noi, affinché sappiamo conservare sempre, nella nostra vita, il primato di Dio.