L’Africa, il continente della speranza

DI ANDREA DRIGANI

Giovedì 6 settembre Papa Benedetto XVI ha inviato una lettera al Congresso dei laici cattolici dell’Africa, in corso di svolgimento a Yaoundè. Durante i miei viaggi nel continente africano – ha esordito il Pontefice – in varie occasioni ho affermato che l’Africa è chiamata ad essere il «Continente della speranza». Non erano parole di circostanza – scrive ancora il Papa – ma indicavano l’orizzonte luminoso che si apre allo sguardo della fede. Certo, a prima vista, i problemi dell’Africa appaiono gravi e di non facile soluzione, e non solo per le difficoltà materiali, ma anche per gli ostacoli morali che pure la Chiesa incontra. I valori tradizionali più validi della cultura africana – ha continuato Benedetto XVI – oggi sono minacciati dalla secolarizzazione che provoca disorientamento, esasperazione del tribalismo, violenza, umiliazione e sfruttamento delle donne e dei bambini, crescita della miseria e della fame.

A questo si aggiunge – annota il Pontefice – l’ombra del terrorismo fondamentalista, che di recente ha preso di mira le comunità cristiane di alcuni Paesi africani. Se però si guarda al cuore dei popoli dell’Africa, scopriamo una grande ricchezza di risorse spirituali per il nostro tempo. L’amore alla vita e alla famiglia, il senso della gioia e della condivisione, l’entusiasmo di vivere la fede nel Signore, che ho potuto costatare nei miei viaggi, sono impressi nel mio animo. Non lasciate mai – ha aggiunto il Papa – che la cupa mentalità relativista e nichilista che colpisce varie parti del nostro mondo, apra una breccia nella vostra realtà ! Accogliete e diffondete con forza rinnovata il messaggio di Cristo capace di purificare e rafforzare le vostre culture. Nell’Enciclica Spe salvi ho voluto presentare la santa sudanese Giuseppina Bakhita, per mostrare come l’incontro con il Dio di Gesù Cristo, trasformi profondamente ogni essere umano, anche nelle condizioni più povere (Bakhita era una schiava), per conferirgli la dignità suprema di figlio di Dio. La scoperta della speranza cristiana suscitò in lei un nuovo incontenibile desiderio: la liberazione che aveva ricevuto da Gesù sentiva di doverla estendere, doveva essere donata ad altri, al maggior numero possibile di persone. Questa esperienza è anche quella che tanti giovani africani sono chiamati a vivere oggi nella fedele sequela del Signore. Rendere l’Africa «Continente della speranza» – ha concluso – è un impegno che deve orientare la missione dei fedeli laici africani.