La Domenica della Vergine Maria
Letture del 21 dicembre, 4ª domenica di Avvento: «Da te uscirà il dominatore d’Israele» (Mic. 5) «Fa splendere il tuo volto e salvaci, Signore» (Salmo 79) «Ecco io vengo per fare la tua volontà» (Eb. 10) «L’anima mia magnifica il Signore» (Lc. 1)
La disposizione fondamentale gradita a Dio per la preghiera di lode è una profonda umiltà. «Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclamerà le tue lodi». Nulla sale a Dio che non provenga da lui. Ogni opera di Dio, infatti è parola Sua che invita a proclamarlo «santo». All’uomo è dato di avvertire la gloria di Dio che gli fa dire «davvero Dio è santo», nella misura con la quale è capace di contemplare in tutto il suo amore. Tutto questo si applica in modo particolarissimo a Maria. Essa portava Cristo che è «la lode di Dio» in modo straordinario.
Anche fisicamente Gesù assomigliava a Maria ed inoltre c’è la somiglianza con la Madre sul piano della Grazia. Luca, con il magnificat ci invita a contemplare la lode di Maria, superando la lettera, perché è Lei la «piena di Grazia», capolavoro divino della quale Dio stesso si compiace per il riflesso della propria gloria. «Eccomi, sono la serva del Signore, si compia in me la tua parola»! Dio ha guardato verso il basso, e Maria ama dirsi un nulla ma nello stesso tempo ama anche dirsi guardata da Lui per poter meglio esaltare l’opera del Suo braccio potente. È degno di Dio, infatti, fare cose grandi nella nullità delle sue creature. Il Signore l’ha guardata, l’ha resa bella della sua bellezza, dono e riflesso di Dio e perciò «santo è il suo nome»! Il pensiero che Dio guarda verso il basso i poveri e gli umili, ci renda ogni giorno di più «lode», terreno adatto per la potenza del suo braccio. Così per Maria, così con la Sua Grazia, anche per noi. Buon Natale!