Gesù ci propone l’unica scelta che non ci farà avere rimpianti
Letture del 24 luglio, 17ª domenica del Tempo ordinario: «Hai domandato per te di comprendere» (1 Re 3,5.7-12); «La tua legge, Signore, è la mia gioia» (Salmo 118); «Ci ha predestinati ad essere conformi all’immagine del Figlio suo» (Rm 8,28-30); «Vende tutti i suoi averi e compra quel campo» (Mt 13,44-52)
È il momento in cui scopriamo, se guardiamo alle cose da un punto di vista spirituale, che è necessario assumerci la responsabilità di noi stessi. E ciò significa che non possiamo voltarci indietro e dire: «Ho sbagliato tutto. La scelta giusta non era questa o quella». Gesù oggi, con la sua parola, entra in questo dramma della nostra vita dove siamo tutti sullo stesso piano, giovani o non giovani. Tenta di farci abbandonare i rimpianti che sono un tarlo che rode la vita alla radice dal momento che sono una maschera dietro la quale, ancora una volta, nascondiamo il nostro sottile egoismo per aggrapparci, tutto sommato, solo a noi stessi oppure per sfuggire l’impegno e sprofondare nell’indifferenza.
Così, con autorità e delicata tenerezza, Gesù ci indica quella sapienza della vita che il giovane re Salomone, il figlio di Davide, posto davanti all’invito di Dio di chiedergli ciò che vuole, non chiede ricchezze e onori, ma appunto la sapienza e cioè vivere secondo il cuore di Dio (prima lettura). Infatti, Gesù racconta che «il Regno di Dio è come un tesoro nascosto che tu hai trovato in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo» (Mt 13,44). Oppure, è simile ad un mercante che trova una perla rara e preziosa. O ancora, a una rete gettata nel mare che raccoglie ogni genere di pesci.