Il Battesimo di Gesù: acqua e spirito santo
Cosa avvenne? Si aprì il cielo sopra Gesù, si vide lo Spirito Santo librarsi come colomba e si udì la parola del Padre che disse «questi è il mio Figlio diletto». Il Padre lo dichiara suo Figlio diletto: modello di tutti coloro che dopo di lui riceveranno il battesimo cristiano: tutti riceveranno lo Spirito dall’alto e saranno rigenerati come figli di Dio. L’acqua del Giordano, come l’acqua di tutta la creazione, sarà da allora in poi un segno assunto nell’avvenimento del battesimo di Gesù, nel quale si manifesta in modo chiaro la SS Trinità. Ciò che era finora un simbolo ora diventa parte di un sacramento, anzi una componente necessaria per tutti coloro che vorranno ricevere il battesimo ed essere «rigenerati dall’acqua e dallo Spirito» (Gv 3, 5), per condividere la vita divina. Tutto questo diventa possibile, perché il Figlio incarnato si immerge nella storia della umanità per redimerla dal peccato. Dà pieno e comprensibile significato agli antichi segni, come l’arca di Noè nel diluvio (1 Pt 3, 2 is.), il passaggio del mare all’uscita dall’Egitto (1 Cor 10, 1-2) e infine il battesimo ad opera di Giovanni Battista, nell’acqua del Giordano.
Questa esposizione dottrinale, pur necessaria, può darsi che ci risulti arida. Se però abbiamo la buona volontà di raffigurarci i momenti ricordati dalle parole, cioè la immensità dell’amore della Trinità Divina che si rivela nel Giordano, il sangue versato per noi fino all’ultima goccia sul Calvario, non ci rimane che rinnovare il nostro giubilo e benedire con tutta l’anima le «Mirabilia Dei».