Maria Maddalena e Maria di Betania sono le stessa persona?
Ho sentito dire che secondo alcuni biblisti Maria di Betania, sorella di Lazzaro e di Marta, e Maria Maddalena, prima testimone della resurrezione, sarebbero la stessa persona. È possibile?
Francesca Piccini
Il nome di Maria di Magdala viene menzionato in tutti e quattro i Vangeli nella scena della crocifissione di Gesù: così Marco: «Vi erano anche alcune donne, che osservavano da lontano, tra le quali Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo il minore e di Ioses, e Salome, le quali, quando era in Galilea, lo seguivano e lo servivano, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme» (15,40-41). Anche nel Vangelo di Giovanni, Maria è rammentata insieme ad altre discepole della Galilea: «stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala» (Giovanni 19,25). In questo racconto Maria di Magdala sembrerebbe comparire con un ruolo minore dopo l’altra Maria, per non parlare della madre di Gesù.
Ugualmente, quando avviene la sepoltura, Marco scrive: «Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano a osservare dove veniva posto» (15,47).
Magdala, il luogo di origine di Maria, non viene rammentato solo in due versetti del capitolo 20 di Giovanni: «Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro… Gesù le disse: “Maria!”. Ella si voltò e gli disse in ebraico: “Rabbunì!” – che significa: “Maestro!”» (20,11.16).
Invece, il Vangelo secondo Luca, nelle scene ora rammentate, omette questi nomi che ha già riferito in precedenza: «alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni» (Luca 8,2-3). Questo lascerebbe intendere che Maria era una donna benestante. Il Vangelo di Marco riprende quest’ultimo tema: «risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni» (Marco 16,9).
Esiste perciò una tradizione cristiana, confermata successivamente dalla liturgia latina e dall’arte figurativa, che in questa notizia vede l’accenno ad una vita precedente di Maria. Questa viene perciò identificata con l’anonima «donna peccatrice» del racconto di Luca (per alcuni interpreti, semplicemente una prostituta, per altri invece la moglie di un pubblico peccatore: un pubblicano). Questa donna, che «stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo» (Luca 7,38).
Il dato, inevitabilmente, porta a Maria di Betania, attraverso ciò che dice il Vangelo di Giovanni: «Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato» (Giovanni 11,2). Lo stesso episodio dell’unzione, per la verità, viene narrato anche in Marco (14,3-9) e Matteo (26,6-13): anche in questi due racconti, come in Luca, la donna che unge Gesù non ha nome.
La Maria di Betania qui rammentata, è naturalmente la sorella di Lazzaro e di Marta, la quale – a parte il celebre testo ancora di Luca, che la pone in rilievo agli occhi della sorella, perché «ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta» (Luca 10,42) – ha un ruolo particolare anche nell’episodio della risurrezione del fratello: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!» (Giovanni 11,32). Qui è in verità Marta che dice: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo» (Giovanni 11,27)».
In Marco, ma anche in Matteo e in Luca, nel racconto della risurrezione, Maria è menzionata per prima fra le tre donne presenti al sepolcro («Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a ungerlo»: così Marco 16,1 e Matteo 28,1: due donne, oltre a Luca 24,10: tre donne, più «altre donne»). Giovanni, come abbiamo visto, parla della presenza al sepolcro di Gesù della sola Maria.
Quindi, a conti fatti, insieme alle successive tradizioni ricordate, solo il quarto Vangelo, che nel racconto della cena avvenuta «sei giorni prima della Pasqua», quando «Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti» (Giovanni 12,1), avvicina Maria di Magdala a Maria di Betania, che, a mio avviso restano due donne distinte.