Dio non vuole che Caino sia ucciso. Non vale la legge occhio per occhio?
Leggendo l’Antico Testamento ho diversi dubbi. Quando Caino uccide Abele Dio lo punisce e gli impone un segno perché nessuno, incontrandolo lo colpisse per vendicare Abele. Quindi Dio è contro la vendetta ma perché nel Levitico vi è la legge occhio per occhio?
Stefania Parisi
Il testo della Genesi, cap. 4,9-19: dopo l’omicidio di Abele, compiuto da Caino, Dio non interviene per punire, ma per porre l’assassino di fronte alle proprie responsabilità. «Dove è Abele tuo fratello» Caino viene interpellato di fronte al crimine che ha commesso, ma si rifiuta di sentirsi responsabile: «sono forse io il custode di mio fratello?» La radice del crimine commesso sta nel non riconoscere l’altro come un fratello, ma nel vederlo come un oggetto di cui posso disporre come voglio. Il sangue di Abele grida a Dio per aver giustizia.
La famosa legge del taglione che viene superata ampiamente da Gesù nelle antitesi matteane cap. 5 (avete inteso che fu detto «occhio per occhio dente per dente», ma io vi dico…) aveva come scopo di impedire le vendette personali, di fronte ad un omicidio, o ad un qualunque diritto leso. Doveva essere la comunità che attraverso una legislazione specifica gestiva le singole situazioni. Dunque lo scopo era di impedire una violenza ancora piu grande che una giustizia fai da te poteva produrre.
Francesco Carensi