di Luigi M. De CandidoChi è Maria. L’espressione seguita dal punto interrogativo rievoca il titolo di libri e articoli impegnati a sondare tutte le sfumature dell’identità di questa donna; seguita dal punto esclamativo evoca piuttosto una esperienza personale quasi esito di scoperta tramite relazione mistica, contemplativa, orante. Dunque sono molteplici le vie di accesso verso Maria. La via ottimale però è l’ascolto della sua parola autobiografica: «eccomi, sono la serva del Signore e si faccia a me secondo la tua parola» (Luca 1,38). La vergine di Nazaret alla conclusione del colloquio con l’angelo si riconosce serva. Servo o serva equivale a dipendenza e sudditanza, assenza o abdicazione di autonomia, asservimento in attesa di liberazione e libertà. Sulle labbra di Maria l’autobiografico sostantivo serva dichiara disponibilità immediatamente o via via consapevole verso una proposta o un progetto di vita percepiti come volontà benefica di Dio. L’identità di Maria si configura come serva del Signore perché si mette a disposizione di un progetto divino che progressivamente comprende e che coinvolge la totalità della propria individualità femminile. Il Signore di cui Maria si riconosce serva è lo Spirito santo: infatti udì dall’angelo la parola che lo Spirito Santo sarebbe sceso su lei e santo sarebbe divenuto il figlio suo nascituro. Nella pienezza del tempo lo Spirito Santo trova per prima al suo servizio una vergine madre e per prima Maria avvia la propria consapevolezza di serva dello Spirito santo.