La Chiesa approva la donazione di organi?
Credo che la donazione degli organi sia un atto di altruismo molto bello; vorrei sapere però se questa pratica è compatibile con la morale cristiana o se ci sono dei motivi di dubbio.
Giuseppe Chiari
Il consenso esplicito al prelievo è condizione per la donazione da vivente e parimenti è condizione necessaria la possibilità che, dopo la donazione, il donatore possa continuare a vivere senza rischi per la sua salute e rispondere alle sue responsabilità di carità familiari e sociali. La Morale cattolica chiede che anche il prelievo da cadavere sia compiuto in seguito a una volontà di donazione espressa in vita, perché il cadavere, pur non essendo più «persona», è però vestigio e memoria della persona e contiene un riverbero della dignità personale, per cui non può essere trattato come un qualsiasi oggetto da manipolare a volontà. «L’atto d’amore che viene espresso con il dono dei propri organi vitali – ha detto papa Benedetto – permane come una genuina testimonianza di carità che sa guardare al di là della morte perché vinca sempre la vita». Sin dagli anni ’50 papa Pio XII aveva esaltato la figura di don Gnocchi che aveva donato le sue cornee a due bimbi, Silvio Colagrande e Amabile Battistello. Il Catechismo della Chiesa Cattolica insegna, a questo proposito, che «il dono gratuito di organi dopo la morte è legittimo e può essere meritorio» (CCC 2301).