Quaresima, tempo per fare il bene
DI ANDREA DRIGANI
Papa Benedetto XVI ha inviato un messaggio a monsignor Gerardo Lyrio Rocha, arcivescovo di Mariana e presidente della conferenza episcopale brasiliana, in occasione Campagna della Fraternità che si è aperta il Mercoledì delle Ceneri nel santuario di Aparecida. La Quaresima – ha scritto il Pontefice – è un tempo di conversione e di riconciliazione di tutti i cristiani, affinchè le aspirazioni più nobili del cuore umano possano essere soddisfatte e prevalga la vera pace fra i popoli e le comunità. Il Documento finale di Aparecida – annota il Papa – ricordava i segni evidenti della presenza del Regno nell’esperienza personale e comunitaria delle Beatitudini, nell’evangelizzazione dei poveri, nella conoscenza e nel compimento della volontà del Padre, nel martirio a causa della fede, nell’accesso di tutti ai beni del creato, e nel perdono reciproco, sincero e fraterno, accettando la ricchezza della pluralità, e la lotta per non soccombere alla tentazione e non essere schiavi del male.
Il tempo quaresimale – prosegue Benedetto XVI – ci invita a lottare senza perderci d’animo per fare il bene, proprio perché sappiamo com’è difficile che noi uomini decidiamo seriamente di praticare la giustizia, e manca ancora molto perché la convivenza s’ispiri alla pace e non all’odio e all’indifferenza. Non ignoriamo neppure – continua il Pontefice – che sebbene si riesca ad ottenere una ragionevole distribuzione dei beni e un’armoniosa organizzazione della società, non scomparirà mai il dolore della malattia, dell’incomprensione o della solitudine, della morte delle persone che amiamo, dell’esperienza dei nostri limiti. Il Signore Gesù aborrisce le ingiustizie e condanna che le compie, rispetta però la libertà di ogni individuo e per questo permette che esistano, poiché fanno parte della condizione umana, dopo il peccato originale.
Tuttavia - conclude il Papa – il suo cuore pieno di amore per il genere umano lo ha portato ad accogliere, insieme alla croce questi tormenti: la nostra sofferenza, la nostra tristezza, la nostra fame e sete di giustizia. Con questi auspici invoco la protezione dell’Altissimo, affinchè la sua mano benefica si estenda su tutto il Brasile e la vita nuova in Cristo raggiunga tutti.