La Thomasschule
Col tempo la Nikolaischule è destinata al ceto abbiente, mentre la Thomasschule diventa la scuola dei ceti più poveri della città: solo i poveri trovavano ricovero presso il convitto di San Tommaso, e frequentemente erano poveri orfani. Ma la Thomasschule sviluppa soprattutto l’insegnamento della musica, su cui esercita per secoli una sorta di monopolio, a differenza della Nikolaischule, che non apporta nessun contributo alla vita musicale della città. La situazione all’interno della Thomasschule non era edificante: si trattava di un organismo con scarsi mezzi, le condizioni era misere sia per il Kantor che per i Thomaner (gli allievi).
Le regole, rigide e severissime, portavano a regolari punizioni corporali, solitamente di venerdì, in ottemperanza a disposizioni così severe da assomigliare a quelle di una vita carceraria. Questa la situazione all’arrivo di Bach, che si trovò a gestire il Sänger-Chor di 55 ragazzi di modestissima estrazione sociale, utili al servizio liturgico nelle quattro chiese cittadine di San Tommaso, San Nicola, Chiesa Nuova e San Pietro. Il complesso corale era suddiviso in quattro diverse cantorie di dodici elementi ciascuna. I ragazzi che entravano a 14 anni impegnandosi a rimanere almeno 5 anni. Nel corso dei suoi ventisette anni di lavoro, Bach ebbe complessivamente 300 allievi.