Dossier
A vele spiegate verso il mare blu
Un terzetto eccezionale alla testa delle appena dieci località italiane che sono state gratificate con cinque vele e che proseguono con Pollica (SA), Arbus (CA), Orosei (NU), Arzachena (SS), Bosa (NU), Tropea (VV) e con l’Arcipelago delle Pelagie. E francamente, se Castiglione può reggere senza problemi il confronto con litorali di eccezionale bellezza ambientale come quelli salantini, sardi, del Cilento o di Lampedusa, vuol dire proprio che ci ha saputo fare. Le motivazioni? La stupenda pineta, certo, ma anche il recupero del centro storico, la lotta alla sosta selvaggia, la marcia indietro nei confronti di lottizzazioni precedentemente autorizzate.
Un gradino più in giù troviamo fra gli altri i comuni di Follonica e Scarlino, confinanti ma profondamente diversi, eppure ugualmente premiati con quattro vele. Se Follonica ha saputo infatti sviluppare la qualità dei servizi, la raccolta differenziata dei rifiuti e una corretta gestione del traffico, Scarlino ha difeso la sua perla, Cala Violina, dall’assalto di imbarcazioni e bagnanti attraverso la regolamentazione degli accessi e ha inoltre saputo valorizzare e render fruibile il proprio entroterra boschivo. A completare la leadership della provincia grossetana in ambito regionale, ecco anche le quattro vele di Marina di Grosseto, di Capalbio e dell’Isola del Giglio.
Ma la vera novità dell’anno è in provincia di Livorno ed è l’ingresso di Bibbona con quattro vele al primo colpo. Anche qui, fattori decisivo la bellezza del centro storico e del territorio nonché l’attenzione alla tutela dell’ambiente. Scende invece l’Elba a cominciare da Portoferraio ma riesce comunque a mantenere con due o tre vele tutti i suoi otto comuni. Per il resto, resta da segnalare la significativa assenza di vele per Camaiore in Versilia (contrariamente a Forte dei Marmi, Pietrasanta e Viareggio) e l’ultimo posto apparente di San Vincenzo, unica località balneare toscana con una sola vela e al 239° posto su 250 a livello nazionale. Ultimo posto apparente perché, com’è stato giustamente sottolineato alla presentazione della guida, i veri ultimi sono quelli che di vele non ne hanno nessuna, e anche da noi, come si è visto, non mancano.
Ma la «Guida Blu» non si ferma qui, e ci regala anche la mappa delle 300 spiagge più belle, 28 delle quali in Toscana, di cui in questa pagina pubblichiamo la tabella riassuntiva, con la suddivisione per comuni. Non solo: per le località censite vengono fornite simbologie ad hoc per quanto riguarda la qualità ambientale complessiva e la qualità dei servizi, la pulizia del mare e la fruibilità spiagge, la presenza di servizi per disabili, la realizzazione recente di iniziative di carattere ambientale e la presenza di fondali particolarmente interessanti. A questi è poi dedicata a parte un’appendice, «Profondo blu», con i cento itinerari subacquei più belli segnalati dai sub di Legambiente (dodici dei quali in Toscana, tutti nell’Arcipelago) e le aree marine protette (dai noi le Secche della Meloria e i parchi dell’Arcipelago e dell’Uccellina comprendete anche le Formiche di Grosseto), mentre un’altra sezione presenta le cooperative e i pescatori che propongono escursioni di pescaturismo.
E le bandiere blu? Sulle 86 complessivamente assegnate a livello nazionale, dieci sono stati i comuni premiati in Toscana (come Liguria e Marche, mentre il primato è andato all’Abruzzo con undici), ma le località complessivamente citate sono in realtà dodici, perché Rosignano Marittimo presenta Castiglioncello e Vada e il capoluogo maremmano è stato «imbandierato» per Marina di Grosseto e Principina a Mare. Come si vede dalla tabella, almeno per la Toscana i risultati sono abbastanza concordanti con quelli della «Guida Blu» (compresa la totale bocciatura della costa apuana), pur con qualche disparità come la presenza del litorale rosignanese, completamente privo di vele, e l’assenza dell’Elba che però, come si è visto, anche Legambiente ha considerato in ribasso. La cosa non sorprende, considerando che i criteri di giudizio adottati per i due riconoscimenti appaiono sostanzialmente analoghi: eppure a livello nazionale il discorso è ben diverso, dato che le notevoli performance dell’Adriatico centrale (dalle 8 bandiere della Romagna alle già ricordate 10 delle Marche e 11 dell’Abruzzo) appaiono un po’ esagerate se rapportate alle vele di Legambiente in questo stesso settore (non si va oltre le quattro di Sirolo, nelle Marche, e di Rocca San Giovanni in Abruzzo; per il resto solo punteggi inferiori).
San Vincenzo: Spiaggia di Rimigliano
Piombino: Spiaggia Lunga; Spiagge del Parco della Sterpaia
Scarlino: Cala Violina
Castiglione della Pescaia: Spiaggia di Punta Ala; Spiaggia delle Rocchette
Grosseto: Spiaggia delle Marze; Spiagge del Parco Naturale della Maremma (Collelungo)
Magliano in Toscana: Spiagge del Parco Naturale della Maremma (Cala di Forno)
Monte Argentario: Spiaggia di Isola Rossa
Orbetello: Spiagge della Feniglia
Capalbio: Spiaggia di Chiarone
Portoferraio: Spiagge dell’Enfola; Spiaggia di Sansone
Rio nell’Elba: Spiaggia di Nisporto; Spiagge della Rivercina e dei Mangani
Rio Marina: Spiaggia di Capo Castello; Topinetti; Spiaggia di Terranera (lato nord)
Porto Azzurro: Spiaggia di Terranera (lato sud)
Capoliveri: Spiaggia dell’Innamorata; Spiaggia di Margidore
Campo nell’Elba: Galenzana; Le Tombe – Le Rosselle; Spiaggia dell’Ogliera
Marciana Marina: Cala e Ripa Barata