Stamani, domenica 17 aprile, in chiesa m’hanno dato il solito foglietto delle letture (una precisazione è doverosa, visto quello che ti dirò: era «la Domenica», delle Edizioni Paoline). Arrivati alla preghiera dei fedeli, s’è trovato la sorpresa (anzi, se n’è trovate due, una accanto all’altra). Al n. 1 c’era solennemente scritto: «Guida, o Signore, il Santo Padre, i Vescovi, i presbiteri e i diaconi »; e il bambino che era all’ambone ha (giustamente) letto quel che c’era scritto. Lasciamo stare lo svarione (consueto, purtroppo) di far finta che il Papa non sia un vescovo (il primo, certo; ma pur sempre un vescovo); quello che m’è parso davvero poco scusabile è che, Sede vacante da tanti giorni, si sia pregato per il Papa che non c’è; o, per dirla proprio tutta, che l’Editore non abbia sentito il dovere di mandare al macero i foglietti «scaduti» aggiungendo magari nell’«edizione straordinaria» una preghiera ad hoc per il Conclave. Sorridiamoci sopra.Umberto SantarelliFirenze I foglietti con la liturgia domenicale vengono preparati e distribuiti con largo anticipo (anche di mesi) e non possono tener conto di eventi come la morte del Papa. Il problema però mi sembra un altro. Una comunità parrocchiale non dovrebbe limitare la preghiera dei fedeli a delle formule preparate, perché se è «viva» avrà certamente delle intenzioni particolari, legate alla sua vita quotidiana, per cui pregare. E poi ci sono i grandi eventi mondiali, dettati dall’attualità più stringente. Certo, se domenica 17 aprile, vigilia del conclave, non si è pregato per l’impegno che ricadeva sui cardinali e per il nuovo papa, c’è qualcosa che non va. Quanto poi al fatto che si preghi prima per il papa e poi per i vescovi, quasi a sottintendere che «il Papa non sia un vescovo», mi sembra un falso problema. È vero che si sottolinea poco che il pontefice è tale in quanto viene eletto vescovo di Roma, ma in tutta la tradizione della Chiesa (e basti pensare al Canone della Messa o alla «Preghiera universale» del venerdì santo) si è sempre pregato in modo distinto per il successore di Pietro e per quelli degli altri apostoli.Claudio Turrini