Lettere in redazione
Dove nasce il terrorismo
Allora mi viene in mente che ben di rado è stata fatta un’analisi storica o culturale di questo fenomeno. Così mi torna in mente l’orrendo motto dei nazisti: «Questa è la guerra dello spirito contro la materia». Ovviamente erano loro, quelli che uccisero anche il padre dei miei amici di infanzia, anche un mio parente, ad essere lo «spirito» mentre erano vile materia i milioni di vittime dei campi di concentramento, compreso Padre Kolbe. Ma erano esseri inferiori anche le migliaia di seminaristi ortodossi fatti morire nel gelo delle isole a nord di Sanpietroburgo (avete letto i resoconti di viaggio di «Touringclub»?), i milioni di contadini fatti morire di fame da Stalin, i milioni di animisti e cristiani morti o schiavi nel Sudan, gli «scomparsi» del Sudamerica.
L’Islam non ha colpa. È possibile, e propongo un’ipotesi di studio, che questo atteggiamento di disprezzo verso il corpo altrui, ma anche proprio, faccia capo a una ben nota scuola filosofica e di vita che chiunque sappia un po’ di filosofia comprende subito quale sia. È perfino sbagliato usare la parola «kamikaze» perché i giapponesi si gettavano contro le navi, non contro gli uomini.