Si fa un gran parlare in questi giorni dell’emergenza gas, che è spuntata all’improvviso, come un fungo. Il governo ha varato un decreto che ci obbliga ad abbassare di un grado i nostri riscaldamenti e si fa un gran parlare della costruzione dei rigassificatori. Ho sentito il ministro Claudio Scajola, durante la trasmissione «Ballarò», che diceva che per colpa dei tagli russi stiamo intaccando le nostre scorte e che a metà febbraio rischiamo di rimanere senza gas. Anche se poi ha aggiunto che con i provvedimenti del governo riusciremo a farcela. Ma alla fine di tutto questo gran parlare, l’unica cosa certa… è che ci aumenteranno le bollette di gas e luce.A.C.PisaIn tutta questa vicenda c’è qualcosa che non mi torna. Non dico che ci stiano ingannando, ma certo non ci dicono tutta la verità. Guardiamo i «numeri». L’Italia ha consumato nel 2004 80,3 miliardi di mc di gas naturale, proveniente per 13 miliardi dalla nostra produzione e per 67 miliardi dalle importazioni. Quest’ultime erano così suddivise: 36,5% Russia, 35,4% Algeria, 24% Paesi Bassi-Norvegia, 3% rigassificatore di Panigaglia, 1% Libia. In questi giorni di freddo intenso si è arrivati a consumare (prendo il dato ufficiale del 2 febbraio) 336 milioni di metri cubi al giorno, di questi 188 sono andati ai consumi civili, 96 per le centrali di produzione di energia elettrica e 52 per i consumi industriali. Le nostre scorte in stoccaggio (alle quali ricorriamo nei mesi freddi) erano di circa 5 miliardi di metri cubi ai quali vanno aggiunti altri 5 miliardi di mc di riserve strategiche ancora intatte. La riduzione temporanea di gas proveniente dalla Russia, a partire dal 17 gennaio, è stata in media di 3-4 milioni di mc al giorno, pari quindi all’1% del fabbisogno massimo. Il governo ha poi varato un decreto che prevede varie misure (dall’abbassamento di un grado dei riscaldamenti, all’utilizzo dell’olio combustibile in alcune centrali elettriche) che ci dovrebbe far risparmiare ogni giorno dai 30 ai 35 milioni di mc. Allora, com’è possibile che una così modesta diminuzione temporanea delle importazioni dalla Russia ci abbia messo in ginocchio? Com’è possibile che i 3-4 milioni di mc in meno al giorno abbiano prosciugato i nostri stoccaggi e mettano in pericolo anche i 5 miliardi di mc delle riserve strategiche? E com’è possibile, infine, che dopo il decreto del governo (che avrebbe recuperato gas per 5 volte il minore arrivo dalla Russia) si sia ancora in piena emergenza? Quel che è certo, ha ragione lei, caro lettore, è che le nostre bollette presto aumenteranno.Claudio Turrini