Lettere in redazione
Caso D’Elia, perché non era interdetto?
Quando io, giovane maestrina, davo i concorsi statali per ottenere un posto, fra gli altri documenti richiesti c’era quello che denunciava la fedina penale pulita. Ora questo non è più richiesto, oppure è stata fatta un’eccezione per Sergio D’Elia, ex terrorista, colpevole di avere ucciso un agente, di aver partecipato ad un sequestro e ad un’azione di guerriglia? Altrimenti non so spiegarmi il suo approdo in Parlamento, dopo essere stato un dirigente di «Prima linea».
Anche se la pena è stata scontata, ai miei tempi c’era l’interdizione da tutti i pubblici uffici statali per tutta la vita. C’è da stare tranquilli davvero con questa sinistra che sembrava così ansiosa di accedere al potere per rimediare i gravi errori della destra! D’Elia in parlamento, Bompressi graziato da Napolitano in gran fretta, Sofri che da un giorno all’altro riusciranno a liberarlo…