Lettere in redazione
«Balle climatiche» o emergenza ambiente?
Alla dialettica artificiosa tra catastrofisti ed anti-catastrofisti ovvero tra portatori di sciagure planetarie, da una parte, e felici assertori del progresso tecnologico dall’altra, quale mezzo risolutore degli attuali mali ambientali, ha emblematicamente contribuito l’uso, ormai inflazionato, del termine tecnico di «catastrofe», originariamente mutuato dalle scienze matematiche, e che in geologia indica un cambiamento istantaneo nella scala temporale dei minuti secondi sino ai secoli, contrapponendolo ad un cambiamento graduale di lungo periodo quantificabile alla scala temporale dei milioni o dei miliardi d’anni.
Se è vero che un paradigma del progresso scientifico sta proprio nell’avvaloramento delle teorie da parte della sua comunità, non sempre si possano tirare fuori questioni di lobby politica o di pensiero unico pervasivo, quale dinamica di fondo che ha fatto muovere 500 esperti di 130 Paesi per redigere il recente rapporto dell’IPCC.